venerdì 16 marzo 2012

Capitolo 9 - PATIENCE



CAPITOLO 9 - PATIENCE


Thomas ha cambiato umore. 
Si è rabbuiato dopo la visita a casa di Francies e Robert.
Ogni tanto mi volto verso di lui.
Non so se chiedere o lasciar perdere.
Ripasso mentalmente quello che è successo o ci siamo detti quella mattina.
Ripenso alle parole di Francies. 
Mi passano davanti le immagini degli sguardi di Robert a Thom.
Quando è tornato al tavolo da me...... era turbato.
L'amico deve avergli parlato di qualcosa.
Sì deve essere così. Non ci sono altre spiegazioni.
Riguarderà questa ragazza del passato?
O altro? C'entro io?
Dovrei chiederglielo. Ma non vorrei rovinare questa giornata splendida.
Io so cosa c'è tra me è lui. 
Lo sento, lo vedo. Me lo ha detto. Ha detto che mi ama.
Voglio stare tranquilla. Quando vorrà, me ne parlerà.
Me lo ha detto anche Francies.
E di lei mi fido. Mi ha dato sicurezza ed affidabilità quella donna. E' stata sincera.
Devo assolutamente darle fiducia. Anche per non vanificare il fatto che lei si sia esposta così tanto con me. 
Voglio ascoltare il suo consiglio.
Aspetterò. Rimarrò in silenzio. Quando lui vorrà, mi parlerà.
Sembra combattuto.
Quando mi volto a guardare di fronte a me,  distoglie un attimo gli occhi dalla strada per guardarmi.
Anche lui si sta chiedendo perchè non parlo.
Ma io ti leggo dentro Orioles e questo tu lo sai.
Mi basta guardarti per capirti e per te è lo stesso con me.
Qualunque cosa sia si aggiusterà. Ti aiuterò a trovare una soluzione.
Potrebbe anche riguardare il suo lavoro.
"Metto un po' di musica va bene?"
OH! mister orso ha spezzato il silenzio.
"OK" 












Ricade il silenzio.
Non dice altro.
Però ascolto le parole della canzone  e la voce calda di Nina mi tranquillizza.
L'andatura sostenuta della guida di Thom riesce ugualmente a farmi godere il paesaggio, riesco a scorgere l'oceano bluastro e la linea di confine del'orizzonte che separa il cielo dal mare.
Mi isolo lì.
Talmente tanto che non mi accorgo che ha rallentato e si è fermato.
Un vista point bellissimo dove fermarsi a fare delle foto.
Parcheggia e spegne il motore della macchina.
La musica continua.
"Thomas....?"
Si gira a guardarmi. 
Ora fissa me e non più davanti a lui.
Io faccio lo stesso. Gli sorrido. E' bellissimo. Nei suoi occhi il cielo e il mare.
"Dai usciamo..... "
"Non ci aspetta il ristorante?"
"Lauren è qui sotto il ristorante. Siamo arrivati."
Mi prende per mano e mi porta verso una scaletta bianca, e alla fine prima della spiaggia c'è un ristorantino, semplice e piccolo proprio di fronte all'oceano.
Ci accomodiamo. Ci servono da bere. Ordiniamo del pesce. Fresco e buonissimo.
A parte qualche piccolo accenno di apprezzamento rivolto al nostro pasto e qualche parola al cameriere, permane il silenzio.


E la mia pazienza inizia a scemare.
Anzi più ci penso, più mi dico mentalmente di stare calma, più mi agito.
Poso la forchetta. Bevo. Mi asciugo la bocca con il tovagliolo.
Finchè non resisto e parlo.
"Orioles che succede?"
"Nulla!"
"Thomas.... te lo ripeto, che succede?"
"Scusami. "
"Ho capito che c'è qualcosa che ti turba, che ti impensierisce. Non ci vuole molto per capirlo. E' da quando ti sei allontanato con Robert che sei taciturno"
"Lo hai notato eh?"
"Anche un cieco lo noterebbe. Non ti va di parlarmene. Ho capito anche questo."
"Si tratta di lavoro"
"Ti aspetti che io ci creda?"
"Ti prego Laur..... non voglio litigare con te"
"Non si direbbe"
"Perchè dici così?"
"Comunque.... se non ti va di parlarmente me ne farò una ragione"
Mi sto comportando proprio come non vorrei.


Mi sto comportando proprio come Francies mi ha detto di non fare...... anzi lei mi ha detto di ascoltarlo..... ma lui non parla..... e che dovrei fare io...... non so che altro fare......
Forse tra di noi è nato tutto con il piede sbagliato.... forse è solo attrazione e caratterialmente non siamo compatibili. Mi sento stringere lo stomaco.
Perchè mi sento così male allora? 
E che io lo voglio Thomas..... anzi lui è mio. PUNTO.
INDISCUTIBILMENTE MIO.
Non riesco ad essere razionale quando si tratta di lui.
"Vorrei parlartene Laur, ma non è facile, non è semplice. Anzi è proprio complicato"
"Potresti provare partendo dall'inizio"
"Sto rovinando tutto lo so"
"Ci sei vicino"
"Mi dispiace. Senti posso chiederti di fidarti di me? Io ti amo Laur"
"Se mi ami come dici potresti tu fidarti di me e raccontarmi"
"Lo so che hai ragione. Ma lo farò. Ti giuro che lo farò. Ti chiedo solo di fidarti di me. E te ne parlerò solo non ora."
Sospiro.
Voglio fidarmi. Voglio dargli fiducia.
"Va bene. Allora finiamo di mangiare."
"Ti piace questo posto?"
"Thom è incatevole"
"Ci venivo sempre con i miei genitori da piccolo. La gestione del ristorante è cambiata. Sono cambiate molte cose. Tranne la bontà del pesce. Per fortuna"
"Di cosa si occupa la tua famiglia Thom?"
"Mia madre scrive scenografie e mio padre mercanteggia con auto d'epoca. Ne possediamo anche diverse. Te le mostrerò un giorno se ti va?"
"Me le mostrerai come la tua collezione di cappellini?"
"Ahahahahahahaha non li colleziono propriamente...... mi piacciono,mi hai creduto?
"Mi hai mentito?"
"Ne possiedo un modesto numero"
"Te lo ripeto Orioles.... mi stai mentendo? C'è qualcosa che dovrei sapere? Qualcosa che non mi hai detto?"
"Di che parli Lauren?"
"Della tua vita "
Silenzio.
"E' così allora"
"Laur..... io ti amo .....  questo so, non mentirei mai su una cosa così importante"
"Va bene, va bene ascoltami. Oggi divertiamoci, non pensiamoci qualsiasi cosa sia. Non te lo chiederò più. Aspetterò che sia tu a parlarmene."
"Grazie Laur..."
Mi prende la mano che sta appoggiata sul tavolo, se l'avvicina alle labbra e vi lascia cadere un tenero bacio. Il primo dopo sta mattina.
"Ti voglio portare alla baia qui vicino.... è incantevole."
Lasciamo finalmente il ristorante.
Riprendiamo la macchina.
Una volta saliti però si avvicina a me. E' più sereno ora, meno tormentato.
Sembra tornato quello di prima.
Si avvicina al mio sedile. Si avvicina a me. Troppo vicino. Pericolosamente vicino.
M'incantena alle sue labbra. Le mani alla base del mio collo. 
Sono prigioniera, tra il sedile e la portiera.
E mi bacia. Con passione, con desiderio. Me ne accorgo dai suoi grugniti. Affonda le mani nel mio seno, gioca con i capezzoli.
Sono al limite anche io.
Ho infilato tutte e due le mani sotto la sua maglietta.


"Laur avevo voglia di baciarti..... è da prima che ne ho voglia. Sei bellissima"
Continua, ancora mi bacia. Dolce e potente.
"Posso dormire da te anche sta notte..... voglio starti vicino il più possibile. Posso amore?"
"Mmmmmhhhh certo che puoi, lo desidero anche io."
Le sue mani sulla schiena, sui fianchi, mani gentili, eleganti, erotiche.
Mi bagno inevitabilmente. 
Si scosta da me. Mi sorride.
"Non possiamo qui! aaaaahhhh ma ti vorrei prendere, adesso, farti mia, farti scordare quest'ultima parte di giornata, dove mi sono comportato non tanto bene con te.
Ti prego perdonami. Ci sei solo tu nella mia vita. Da quando ti ho incontrata esisti solo tu! Nessun altra. Ti prego di credermi."
Cerco di sollervarmi, mi ricompongo.
Di nuovo a tirare fuori questa situazione.
"Non avevi detto di non volerne parlare? Comunque, ti ascolto"
"Hai ragione ma.... si tratta di Katrin!"
"Katrin, quella biondona, tutta tette e poco cervello?"
"Sì lei......lo sospettavi?"
"Che fosse senza cervello?? Era evidente"
"Laur"
"Certo. Che sospettavo..... ti ho visto....ricordi? E poi anche al ristorante, come ti guardava. Dai racconta che ...."
"Non so se ti piacerà quello che sentirai"
"Provaci, meglio del silenzio, te lo assicuro"
"Lavoro con lei da qualche anno. La conosco bene credimi. E' la cooprotagonista della soap, siamo una coppia nella fiction e alla fine ci siamo ritrovati insieme. Sono uscito con lei per un  periodo, qualche mese. Tempo fa......  e poi la cosa è finita.
Non aveva senso. Non provavo niente per lei. Come ora. Solo che lei non mi molla. Non ha preso bene la nostra "separazione". E sta complicando tutto anche con il lavoro."
"Bella coppia davvero! E' con lei che andrai via nei prossimi giorni?"
"Con lei e gli altri.... il regista .... non siamo solo io e lei"
"Bene. Dovrei esserne confortata?"
"Non succederà niente. Tra me e lei dico, se è questo che ti preoccupa"
"Certo non ne sono felice. Sapere che ti vortica attorno non mi fa piacere per niente."
"Sei gelosa?"
"Gelosa? Ne ho motivo?"
"No, non ne hai"
"Tu non lo saresti se fossi al posto mio?"
"Se qualcuno ci provasse con te...... finirebbe in ospedale"
"Dai smettila..... esagerato"
"T'assicuro che non esagero."
Arriviamo alla baia. 
Rimaniamo lì accoccolati. 
"Perchè non volevi parlarmi di Katrin? 
Perchè hai cambiato idea?"
"Avevo paura della tua reazione.  Ma ti sei arrabbiata lo stesso per cui.... ho deciso di parlartene. Ma sul serio non è stata una parte importante della mia vita. Solo che purtroppo non riesco a liberarmene e il film che gireremo a Toronto che è tratto dalla Soap........ avrei volentieri  evitato di farlo. Ma non posso proprio."
"Fa parte della tua carriera. Non puoi lasciarti influenzare. Non mi fa piacere saperti lontano da me e con lei ........"
"Ti voglio Laur.... ritorniamo a casa tua. Ho intenzione di farti passare tutti i dubbi che ho contribuito ad alimentare oggi ....... dici che ci riuscirò?"
"Vedremo Orioles.... vedremo"






Grazie a Laura per la musica.








3 commenti:

  1. mmmhhh qui la cosa si fa complicata..ma mi piace tantissimo la dolcezza di tutta la storia: la situazione, i personaggi..romanticissima <3

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  2. Bello questo .. mi sono riletta anche i due precedenti perché non ricordavo bene .. finora il mio preferito perché c'è .. un po' di angst!!!

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  3. tesoro migliori di capitolo in capitolo...continuo il recupero! ihihihi

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