mercoledì 29 febbraio 2012

Capitolo 5 - SMS


Capitolo 5 - sms

Con un soffio spengo la candela.
Riordino il tavolo, rientro in casa.
Mi muovo a rallentatore o meglio a me sembra.
Sono imbambolata.
Spengo la musica.
Ripenso a tutto quello che è successo oggi da quando mi sono svegliata.
Che giornata!
Movimentata. Era da un po' che non mi capitava.
Ripenso a lui. Non è esatto. 
Non ho mai smesso di pensare a lui.
Ho nella mente la sua voce che dice di avermi pensata, mentre mi invita a ballare, le sue mani, il suo profumo.
Rido quando penso di avergli chiuso la porta in faccia.
Mi è dispiaciuto sì. Ho preferito non farlo entrare in casa.
Come se questo fosse  OFF LIMITS... lo è?
Mi eccita da impazzire l'idea di lui. Ma voglio andarci con calma. Se dovessi cadere sta volta sono sicura che mi farei decisamente molto male.
E' stranissimo ed inspiegabile quello che sento.
Sono passate 24 ore da quando ci siamo incontrati in quel locale ma per il mio cuore e per la mia mente non conta. Per questo ne sono spaventata. Non lo conosco  e per come sono io, so di certo che se andasse male, sarebbe come un lancio senza paracadute nella Fossa delle Marianne.
Da quando l'ho avuto davanti a me, a parlarmi e a guardarmi avrei voluto essere sua in tutti i sensi, avrei voluto che mi prendesse lì sul tavolo di legno da giardino, sul pavimento della veranda, avrei voluto che mi baciasse, avrei voluto sfilargli la maglia. Avrei voluto le sue mani e la sua bocca dappertutto.
Anche adesso. Lo vorrei qui. Con me, nel mio letto. Nudo.
Mentre lo guardavo andare via sono stata lì lì per richiamarlo ed invitarlo dentro. 
Accidenti, mi sento eccita e se lo avessi qui non so cosa gli farei.
Chissà se gli avessi chiesto di rimanere come avrebbe reagito?
Non lo saprò mai a meno che ...... e se glielo chiedessi?
Ehehehhehe Sì Sì glielo chiedo.
Senza riflettere troppo corro in camera prendo in mano il cellulare, apro la cartella messaggi, clicco rispondi sul suo messaggio e scrivo:
                 
"EHI Orioles. Stavo pensando ............. se ti avessi fatto entrare invece di mandarti via...... a continuare la serata ..... diciamo insieme......... cosa avresti fatto???? "

Invio e aspetto.
Fisso il telefono e aspetto la vibrazione.
Niente.
Passo dal divano alla poltrona.
Dalla poltrano al divano.
Aspetto.
Ancora niente.
Controllo se il messaggio è stato inviato correttamente.
Sì. Dice messaggio inviato.
Mi mangio un'unghia.
Niente.
Sto diventando ossessiva.
OHHHHHHHH! Perchè gli ho spedito sto messaggio???
Che stupida!!!!!!!!! Ti credo che non risponde.
Batto la fronte sul vetro del tavolino.
Mi metto un cuscino sulla faccia. Che vergogna!
Basta quel che fatto è fatto.
Decido di non pensarci e vado in bagno.
BI BIP BI BIP
Con lo spazzolino in mano e la bocca piena di dentifricio mi fiondo sul telefono.
HO IL CUORE IN GOLA.

" Sei sicura di volerlo sapere????"
Se sono sicura?

Vibrazione 2.
"Lauren tu mi farai impazzire"

Vibrazione 3.
"Mi correggo. Tu mi fai impazzire"
Sorrido.

Vibrazione 4.
"Ho faticato a non saltarti addosso sta sera."
Ora rispondo.

"Buonanotte Orioles"

*********************

Sono le 9 del mattino. Mi stiracchioooooooo. E' sabato. Finalmente. Non ho sognato niente. Peccato. 
Orioles.
"AAAAAAAAAAAHHHHHHHH! " Sbadiglio, mi strofino gli occhi.
Bagno, caffè, ciambelle di ieri glassate mmmmmm.
Controllo cellulare. 
TV.  


Mi becco giusto una parte di "School of Rock" per fare colazione. 
Poi spengo e passo a "Filosofia del Diritto 2"che tra un mese ho l'esame.

A colazione mi vedo con le ragazze, come sempre. E' il nostro momento fisso ed irrinunciabile.




Mangio la mia insalata, mentre Rosalie mi versa dell'acqua gasata.
"Allora ci parlavi di questo Thomas, dicci qualcosa di più Lauren. Come sei parsimoniosa di particolari. Deve piacerti proprio. Di solito sganci tutto come una saetta."
"Vi ho detto tutto quello che c'è da sapere. ah! Ha un culo da urlo!"
Alice mi scruta seria "Qui ci vuole abito nuovo per domani, pure dell'intimo,  sbrigati a mangiare che andiamo a fare shopping insieme, ho scovato un negozio ...... che vedrai. Ti faccio spendere poco."
Annuisco quasi rassegnata. Inutile contraddire Alice quando si tratta di abbigliamento.
"Vi assicuro io, che l'ho visto ...... ragazze Thomas è un figo galattico, sotto ogni aspetto. Ma pure Taylor, non è niente male, simpatico. Ci ha provato di brutto con me tutta la sera. E poi ragazze ho ceduto. Ha iniziato a baciarmi il collo sotto casa mia e già mi stavo trattenendo dal ristorante. Mi sbranava con gli occhi. Un giocherellone a letto. Dolcissimo e forte quanto serve.Instancabile."

"Quanti punti questo Jenny?"
"Rosalie, non raccolgo mica i punti della benzina io. Comunque 9 ......... UN NOVE DI SICURO. Mentre gli facevo un certo lavoretto di bocca ha attaccato ad abbaire, anzi no, ad ululare"
"L'hai fatto ululare???"
"Giuro ALice"
"AAHAHHAHAHAHH ma che è un cane Jenny!"
Scoppiamo tutte in una sguaiata risata e attiriamo ulteriormente l'attenzione degli altri ospiti del Fast Food, che si girano a scrutarci. C'è chi ridacchia e c'è chi ci guarda male.
Sicuramente hanno sentito i nostri interessantissimi discorsi.
"Lauren tu non me la racconti giusta con sto Orioles, come lo chiami tu mia cara, sei troppo seria. Insomma quando quagli qualcosa con lui?????"
"Dovete sempre ridurre tutto al sesso voi?!" dico quasi seccata.
"Oh oh oh! Prevedo turbolenza. T- Storme in arrivo!...... Lauren ti sarai mica .........? Oh Sì .. è così.... non è vero?"
Tutte mi fissano, mentre io divento di tutti i colori. Mi sento accaldata. Quando si tratta di lui reagisco sempre così. M'infiammo!
"Rosalie, ma cosa dici l'ho conosciuto due giorni fa, non conosco niente di lui..... come faccio a sentirimi così......" e lascio la frase in sospeso.
Alice appoggia la sua mano sulla mia "Ne hai tutti i sintomi Lauren, l'amore ma non è una malattia"
Passo il resto del pomeriggio con Alice, ha cercato di farmi comprare questo mondo e quell'altro. Ma sono stata forte questa volta. Le ho dato un freno quando si è presentata da me con un mini- abito nero, scollatissimo davanti e dietro. 
"Alice ti prego, devo fare una semplice passeggiata con lui al mare.....non girare un film erotico!"
"Non si sa mai, dammi retta!"


E' quasi buoi mentre ritorno verso casa. Guido con prudenza. A quest'ora le strade sono intasatissime e spesso siamo fermi.
Colgo l'occasione per chiamare mia madre e ho ancora l'auricolare  nell'orecchio quando ricevo un'altra chiamata e questa volta non è mia madre.
Anzi è una telefonata che aspetto da sta mattina.
Accidenti come sono messa male!
"Ciao Lauren. Sono Orioles"
La sua voce. Inizio a sudare. Fortuna che sono ferma e la colonna è ferma. Mi gira la testa.
"Ahahah ti chiami così anche da solo adesso?"
"Sai com'è, una splendida bambolina, mi ha ribattezzato così!"
"OK"
"Che fai, dove sei?"
"Sto cercando di allontanarmi da Downtown, ma pare un miraggio questo pensiero sta sera."
"Tu?"
"Io? Bè sono a casa dei miei a Torrance. Dopo cena torno a casa e credo che mi sentirò molto solo sta sera."
"Io direi che potresti provare a mettere su un dvd e a  riposarti per essere in forma domani"
"In forma mmmmmm..... informa per cosa ... che hai in mente?"
"Il corteggiamento Orioles. Il corteggiamento!Ti devo spiegare tutto?"
"Mi prendi in giro vero? E fino adesso che cosa ho fatto?"
"Ti devi impegnare!"
"Ti ho già detto che mi fai impazzire?"
"Ciao. A domani."
"Lauren..... sono felice di averti incontrata!"

POV ORIOLES


Los Angeles H. 8.30 del mattino

Sono impaziente e sono in anticipo. 
Mi sento agitato ed emozionato. Non mi capita da anni. 
Prendo due coperte e un'ombrello. Monto in macchina.
Il tempo potrebbe cambiare oggi, le previsioni prevedono temporale nel pomeriggio e vorrei che tutto filasse liscio.
Compro ciambelle, caffè e riparto.
Mi trovo davanti alla sua porta con le mani piene e una rosa in bocca. Vuole il corteggiamento? Lo avrà.
Non mi sono  mai sentito così e per lei attraverserei a nuoto l'Oceano.
Mi sento emozionato come non mai, mi sento forte e felice. 
Ho il cuore che pomba a mille. 

Campus H. 9.00


Cerco di bussare alla porta, ribusso, ma che sonno pesante ha?

Riprovo. Chiamo. Ribusso.

E finalmente spalanca la porta.
"Buongiorno bellezza. Buona domenica mattina."
Escono suoni contraffati dal fatto che tento disperatamente di parlare con una rosa tra i denti, e vi assicuro non è facile.
Mi fissa stropicciandosi gli occhi, tutta arruffata.
Una visione. 
Quel pigiama corto lascia ben poco all'immaginazione.
Fatico a scaraventare per aria tutto e a prenderla tra le braccia.
Mi fissa ancora seria. Sembra che voglia ammazzarmi.
"Ehi ti hanno buttato giù dal letto o sono già le undici?"
Allunga il braccio e prende la rosa dalla mia bocca, regalandomi un gran sorriso.
La guardo divertito. Intanto mi appoggio con la spalla allo stipite della porta.
"Non vorrai sbattermi la porta in faccia un'altra volta? Vado sul terrazzo direttamente, ti aspetto di là."
"Assoldo un Killer ho deciso" mi sorride e chiude la porta.
E' deliziosa!
Poso sul tavolo la scatola con le ciambelle e il cartone con i caffè.
Alzo gli occhi e la vedo osservarmi  con le braccia conserte e un piccolo vaso trasparente con dentro la rosa che le ho appena regalato.
Si è spazzolata i capelli e indossa una vestaglietta bianca corta. Molto corta. Troppo corta.
Ingoio a vuoto. Do il buongiorno anche a Orioles Junior che si è appena svegliato nelle mutande.
Come se non bastasse la vedo avvicinarsi al tavolo e posare, senza smettere di fissarmi, il vaso sul tavolo.
E poi..... si avvicina.
Si avvicina. Sempre più vicina. Adesso è talmente vicina che sento il suo profumo. Credo di avere la tachicardia. Continua a fissarmi negli occhi e.....appoggia la sua mano sul mio braccio, la sento sollevarsi sulle punte dei piedi e la vedo avvicinare, con una calma ultraterrena, la sua bocca alla mia. 
Mi prende talmente di sorpresa che ci metto un po' a rispondere al bacio.
Le labbra si sfiorano, si toccano, si solleticano, si assaporano. Rispondo al bacio serrando sempre di più la mia bocca alla sua. La intrappolo nella mia. Le passo le mani sulla schiena avvicinandola pericolosamente a me e schiudo le mia dita sui suoi fianchi, le sfioro i capelli con le mani.
Si stacca per un attimo a guardarmi, ha gli occhi lucidi, il viso arrossato, il fiatone, come me.
"Grazie" mi sussurra a fior di labbra.
"Grazie a te" sulle labbra il suo sapore.
"Volevo ringraziarti per avermi portato la colazione. Mi sono svegliata con una gran fame" la sua voce è flebile e calma.
"Oh allora ...... mi devi ringraziare anche per la cena dell'altra sera ...."
E ritorna sulle mie labbra. Questa volta più decisa.
Le passo la lingua sulle labbra che si schiudono senza fatica, le lingue si sfiorano, sfiorano i denti, il palato, è un bacio lungo, duro, forte, bagnato, che non lascia via di scampo.
Voglio che senta che cosa sta facendo  al mio amico nei pantaloni, e la spingo con decisione contro di me.
Sento un gemito uscire dalla sua bocca, mentre continua questo giro di danza. 
Si lascia andare completamente sul mio corpo. Si fa stringere di più. Il suo seno completamente aderente al mio petto, si plasma talmente tanto che sembra quasi voglia che il suo corpo si fonda nel il mio.
Mi trattengo, mi sforzo a trattenermi, se guardassi la voglia la sbatterei sul tavolo di legno tentando di farle dimenticare anche il suo nome.
Avvolge le braccia dietro il mio collo, mi prende i capelli tra le mani e tira leggermente, mi eccita ancora di più, sono al limite del controllo. 
Mi sforzo di mantenere un po' di lucidità.
Nessuna mi ha mai baciato così. Nessuna con questa intensità.
Passo dal collo alle orecchie...... bacio ogni parte della sua pelle libera e in vista.
Vorrei strapparle di dosso tutto quello che copre questo corpo da urlo che si ritrova, snello e sodo.
Mentre l'accarezzo, con le dita riesco a farmi spazio e arrivo alla sua schiena nuda, le faccio scorrere per tutta la lunghezza, da sopra a sotto. Mi fermo al limite dell'elastico degli shorts. Mi fermo volutamente. 
"mmmmm...mmmm O r i o l e s..."
"MMM...mmm dimmi"
"Grazie per la cena!"




Voglio ringraziare Bonny e Laura Masen per i consigli musicali e per i preziosi suggerimenti.





martedì 28 febbraio 2012

Capitolo 4 - SORRY







Capitolo 4 - SORRY


Leggo il messaggio e mi fiondo alla porta.
Non penso a niente, nè ai capelli arruffati, nè al mio abbigliamento.
Il pensiero di lui qui, mi fa improvvisamente dimenticare tutta la giornata.
Ho le parole del suo sms che mi vorticano nella testa.
Il cuore che mi esce dal petto.
Anzi mi abbandona definitivamente appena spalanco la porta.
E' meraviglioso e rimango folgorata. 
Indossa un giubbotto di pelle e ha i capelli nascosti da un berretto di lana, che gli mette in evidenza i lineamenti fini e decisi del viso.
E' UN GRAN FIGO!
Anche lui è sorpreso. 
Sicuramente ha pensato che non volessi aprire di proposito e probabilmente si stava rassegnando all'idea di cenare da solo.
Avrà capito di aver fatto una cazzata e di essere stato troppo impulsivo.
Sta di fatto che aspetta un mio cenno per dire o fare qualsiasi cosa.
"...Sera.... Ciao..... Thomas...." escono solo monosillabi.
Ci fissiamo negli occhi per un tempo non ben definito.
Ha delle ciglia meravigliose questo qui.....
"Vorresti entrare?"
"Posso? Ecco la pizza e le bibite"
Muta continuo a fissarlo e prendo il cartone della pizza in mano, mi giro e chiudo la porta. 
Praticamente gli chiudo la porta in faccia. 
Lo lascio fuori. 
"EHI!!!!"
Poi mi scappa un ghigno. Immagino la sua faccia!
Corro fuori sul terrazzino,  mi sporgo e lo chiamo.
"Ehi! Orioles. Sono quiiii!"
Obbedisce timidamente disorientato.
"Tranquillo non mordo."
Sale i cinque gradini che uniscono il corridoio al terrazzino. 
"Senti cinque minuti e arrivo."
Entro nella mia stanza con calma, tranquilla e chiudo la porta.
E mi trasformo. Salto e mi rotolo sul letto e cerco di urlare nel modo più silensioso possibile per non farmi sentire. 
Spero di non averlo spaventato troppo e di trovarlo ancora di là.
Mi fiondo in bagno, accendo la luce e mi spavento davanti allo specchio delle condizioni dei miei capelli.
Li prendo tra le mani li spazzolo un po' e li lego freneticamente in una coda alta.
Mi lavo la faccia, le mani e mi accorgo di avere il fiatone.
Mi lavo anche i denti, per cercare di mantenere la calma. 
Meno male che la doccia l'avevo già fatta prima.
Calmati. Calmati e respira.
Mi fiondo sul comodino a prendere il cellulare. Mando di corsa un messaggio a Jenny per insultarla e ringraziarla.
Okkei! Okkei!
Mi liscio la maglietta con le mani, un ultimo respiro profondo e fuori.
Sta ancora in piedi e mi dà le spalle. 
"Eccomi. Scusa se ti ho fatto attendere"
Appoggio sul tavolino piatti e bicchieri che intanto ho preso in cucina.
Si gira lentamente.
"Scusami tu. Dormivi vero? Ti ho svegliata. E che Jenny mi ha detto che eri a casa, da sola, e così ho pensato che avremmo potuto ..... mangiare una cosa insieme."
"Sì dormivo, o meglio mi ero appena svegliata. Ti prego scusami tu per prima. Sì, insomma, non so cosa mi sia preso. Noi ci conosciamo appena e ..... prima in macchina, dopo al ristorante .... poi piombi qui... Tyler che arriva di sorpresa anche lui, e... scusami anche per la porta in faccia".
Mi ascolta Thomas, mi guarda con l'aria gentile e intanto apre il cartone della pizza posizionando una fetta sui piatti che ho appena  messo sul tavolo.
"D'accordo"
"Scusa ma, che ti ha detto Jenny?"
"Incominciamo dall'inizio ti va? Jenny è uscita con Taylor, ci siamo incrociati sotto casa mentre rientravo. Lui sapeva che ero passato da te, e che ti avevo trovata con un altro e poi Jenny mi ha convinto a riprovarci, a tornare qui, intendo, così sono salito a cambiarmi e poi a prendere la pizza ....ed eccomi qui. Ho fatto male?" mi spiega tutto d'un fiato.


Gli sorrido e mi alzo.
"Mettiamo un po' di musica, ti va?" ripeto come un pappagallo quel suo ti va? di prima.
 Mi sorride e scuote la testa. 
Certo che però se pensa di cavarsela con così poco, si sbaglia di grosso. Ha ancora molto da spiegarmi. Ma la serata è lunga.


Pigio il tasto PLAY.











"Non conosco i tuoi gusti per quanto riguarda la pizza così ho preso un po' di tutto"
Intanto mi versa la coca nel bicchiere. 
Dalla busta delle bibite tira fuori delle fette di limone e un contenitore con del ghiaccio! 
Del ghiaccio???? Ques'uomo è pieno di sorprese.
Mi prepara il Drink. 
Sgrano gli occhi e sorrido.
"Non è così che l'hai ordinato ieri sera?"
Non contento mette sul tavolo un piccolo candelabro color argento con una candela bianca e l'accende.
Porto la mano davanti alla bocca per soffocare una risatina.
"Ma chi sei, il fratello di Mary Poppins? Sono senza parole, Orioles, davvero!"
Per confermare la mia teoria estrae dal sacchetto anche un piccolo mazzolino di fiori. 
Tre piccole rose rosse tenute insieme da un nastrino bianco.
"Per te."
Sento il mio viso diventare più rosso delle rose. Inizio a sudare e a sentire caldo.
Se voleva spiazzarmi ci è riuscito alla grande. Se voleva farsi perdonare, anche!
Non rispondo, annuisco solo con la testa e gli sorrido. Le prendo e le annuso. 
"Come fai ad essere così? Come ci riesci?"
"A fare cosa scusa?"
"A fare le magie?"
"Da quando ti ho vista ieri sera, seduta al locale, non faccio altro che pensare a te"
Ora non sono solo rossa, sono mattone.
Si alza e mi porge una mano e accenna un inchino.
"Signorina, mi onora di questo ballo?"
OHMIODIO!
Ormai ho stampato in faccia un arcobaleno di colori, per cui decido di fregarmene e accetto il suo invito.
Mi stringe la mano e ci allontaniamo dal tavolo, con l'altra afferra la mia e la porta sulla sua spalla, per poi fermarsi sul mio fianco.
Tocco leggero, appena accennato.
Rimaniamo così a fissarci per un po'. Lui è decisamente più alto di me, per cui il mio sguardo arriva dritto allo scollo a V della maglia che indossa. 
Ingoio a vuoto. Lo so io perchè?
Senza accorgermene mi avvicino e mi stringo di più a lui.
Odora di buono, di pulito. 
E' la sua pelle che profuma così.
E' caldo il suo contatto.
E' morbido e dolce. 
E' sexy.
Chiudo gli occhi mentre ondeggiamo insieme. 
Poi inizio a parlare.
"A cosa pensi?"
"Alle parole di Creep"
"mmmmm .... parla di un essere sgradevole, un balordo,un inadeguato...... Ti riconosci in lui Orioles?"
"Ti piace continuare a chiamarmi così vero?"
"Vero"
"Parla di uno che vorrebbe sentirsi speciale"
"Raccontami di sta mattina! Cos'era quello che ho visto sta mattina? Cioè, la macchina, la bionda e il tuo comportamento al ristorante."
"Che cosa vorresti sapere esattamente?"
"Lei chi è?"
"Katrin? Un'attrice. Una collega. Ha recitato con me in una soap."
"Vi ho visto in macchina assieme e quando dico ho visto, intendo ho visto!"
"Lo so"
"Il vostro atteggiamento sembrava intimo"
"So anche questo. Katrin ci prova sempre"
"Orioles, manca il ristorante. Perchè non mi hai rivolto la parola al ristorante?"
"Non sapevo come comportarmi. Scusa. Non mi aspettavo di incontrarti. Così presto poi. Mi hai spiazzato. Sono stato un cretino!"
Mi fermo lo guardo negli occhi.
"Fai bene a sentirti un cretino. Ci sono rimasta malissimo. Non sapevo cosa pensare"
"Per questo sono venuto oggi, per scusarmi. Per parlare con te e chiarire. Sono arrivato qui e tu mi hai aggredito. Poi si è messo in mezzo questo Tyler. Ho pensato fosse il tuo ragazzo e così ho preferito andarmene. Speravo solo di non averti messa nei guai. Ho agito senza pensare.
Ti volevo parlare, ti volevo spiegare. Perchè avevo capito che dopo quello che è successo al ristorante tu sicuramente non mi avresti richiamato o sbaglio?"
Ritorno al tavolo, prendo il bicchiere e bevo. Mi siedo e mangio la pizza ormai fredda.
Thomas mi segue e fa lo stesso.
"Lauren non mi rispondi? Non mi avresti richiamato vero?"
"Qui ti sbagli! O meglio inizialmente no, ero arrabbiata, ma Jenny è stata qui prima. Ho parlato con lei e ho capito che avrei dovuto chiarirmi con te. Avrei lasciato passare qualche giorno però. Mi hai preceduta però. Hai vinto tu!"
"Ehi non è una gara. O sì?"
"Avevo pensato di insultarti un po'. "
"Insultarmi? ahahahh e che cosa mi avresti voluto dire esattamente?"
"Davvero lo vuoi sapere? Ahahah! Non credo!


Continuiamo a parlare a mangiare e a bere,  mi chiede di Tyler, del mio lavoro, dell'Università, mi lascia parlare. 
Ma di lui mi dice poco. Non si lascia andare non si sbottona.
Sembra a disagio ad un certo punto.
"Orioles, credo che si sia fatto tardi. Guarda che ore sono!"
"Hai ragione non mi ero accorto. Il tempo è passato in fretta. Senti avrei una proposta, se ti va, pensavo che non so domenica potremmo uscire insieme, una passeggiava al mare. Cosa ne pensi?
Sei libera?"
Annuisco con la testa.
"Allora passo a prenderti alle undici, OK? Pranziamo fuori. Se ti va ovviamente?"
"Certo che mi va. Ci sono delle cose che ancora non mi sono chiare!"
"Va bene, domenica potrai farmi tutte le domande che vorrai!"
Si alza mi prende una mano e la bacia. Le sue labbra sono calde e mordibe. Proprio come me le ero immaginate. 
Io rimango seduta a fissarlo.
Chissà come sarebbe baciare quella bocca rossa delle meraviglie.
"Buonanotte principessa, ti posso chiamare domani?"
"Certo. Buonanotte"
E rimango lì ancora qualche minuto, con le mani sulle guance a fissare i fiori.




Un grazie sempre doveroso per la musica e per i suoi preziosi suggerimenti a Laura Masen vsr.

domenica 26 febbraio 2012

Capitolo 3 - Inaspettato






CAPITOLO 3


Sono semi assopita  quando sento bussare alla porta. 
Rimango in ascolto, penso di essermelo immaginato.
TOC TOC
NO, bussano proprio. Non aspetto nessuno.
Mi alzo non curante e dimentica di essere in T-Shirt e mutande.
"Chi è?"
Nessuna risposta. Mi avvicino di più alla porta.
Alzo la voce "CHI E'?" chiedo guardando dallo spioncino.
"Lauren?"
OH MERDA!
Lo vedo dal buco della porta, con il viso leggermente deformato,  ma lo riconosco. 
Eccome se lo riconosco.
Apro finalmente la porta.
"Lauren ciao"
Me lo trovo lì davanti e se avessi saputo non avrei aperto.
"Ehi! Ciao Tyler che ci fai qui?"
"Sono arrivato in un momento poco opportuno? Ti disturbo?"
In effetti! 
Mi squadra dalla testa ai piedi, e mi rendo conto del mio abbigliamento!
Ma tanto, mi ha già vista così, anzi pure con meno direi.
"Posso entrare? Vorrei parlarti!"
"Va bene, accomodati io mi vado a vestire. Siediti e serviti qualcosa da bere, faccio in un attimo"
Sento chiudere la porta dietro di lui.
"LAUREN, stai guardando ancora una volta Terminator II?"
"AHAHHA LO SAI CHE QUESTO FILM MI RILASSA"
Mi infilo i pantaloni della tuta grigi, mi rinfresco la faccia e le mani.
Intanto penso a qualcosa da dirgli. 
E' passato del tempo dall'ultima volta che ci siamo visti. 
Che coincidenza pensavo a lui proprio sta mattina.
Lo devo liquidare, mi dispiace non lo voglio trattare male, non mi sono comportata bene , un po' me ne vergogno, ma non sapevo come gestire la situazione.
Ho avuto altre storie che non avevano coinvolgimento sentimentale. 
Ma con Tyler è diverso.
E' l'unico, dopo Mike, con il quale sono uscita per più tempo. 
Mi sono divertita molto, mi piaceva tanto anche il sesso con lui.
E' simpatico, bello, gentile, dolce, ma da parte mia non è scattata quella scintilla.
Ad un certo punto mi sono accorta che lui andava in un'altra direzione e ..... lo so mi sono comportata male. Avrei dovuto parlargli chiaramente ed invece ho preferito comportarmi come una bambina e non farmi più sentire. Però non pensavo che dopo due mesi si presentasse alla mia porta, così all'improvviso.
Credo che dovrò prendere coraggio e parlargli seriamente.
Quando ritorno nella stanza trovo Tyler seduto sul divano con un bicchiere di Coca in mano.
"Eccomi, sono tutta orecchi" e prendo posto sul divano, mantenendo le distanze.
"Scusami se sono piombato qui così senza preavviso. Come stai Lauren?"
"Bene. Non mi lamento. Lavoro, studio. Solito."
"Non mi hai più richiamato."
"Lo so, ti chiedo scusa. Sei arrabbiato?"
"Arrabbiato? Ora no. Diciamo un po' perplesso! Ho passato questi mesi a pensarti e posso capire perchè tu non mi abbia più cercato. Non sono uno stupido. Sarei dovuto venire prima, ma non avevo il coraggio. Dopo i messaggi senza risposta, era chiaro che non volessi più vedermi."
"Mi dispiace veramente. Lo so mi sono comportata male. Ti chiedo scusa per il mio comportamento infantile."
"Sono tornato da New York solo ieri,  per farti perdonare esci con me adesso, andiamo a fare un giro e poi a cena fuori o al cinema. Dove vuoi".
Adesso cosa faccio? Certo se uscissi con lui sarebbe una bella distrazione per me, dopo la giornatina che ho passato, ma non vorrei che continuasse ad illudersi. 
"Tyler sinceramente non so se sia una buona idea. Nel senso, non fraintendermi, sto bene con te, mi sento a mio agio, sei un bellissimo ragazzo, ma io non mi sento pronta per avere un legame sentimentale adesso......."
"C'è un altro Lauren? Puoi dirmelo."
Un altro? ...... ma chi Orioles?  Il signorino con cui ieri ho scambiato due parole e che oggi vedo in macchina con una bionda platinata e che non mi ha nemmeno degnato di un minimo di  considerazione al ristorante? Per essere precisi non è che non mi abbia proprio considerato, diciamo che non mi ha rivolto la parola e che però mi ha fissato tutto il tempo.
"E' così Lauren?" mi accorgo di non avergli risposto
"Bè. Non proprio. Tecnicamente no!"
"AH  che vuol dire <tecnicamente no>?"
TOC TOC
Ribussano. Che è oggi? La prossima volta ricordatemi di mettere alla porta IL NON DISTURBARE come in hotel, anzi appena torno al lavoro me ne frego uno.
Tyler mi guarda.
Mi alzo e vado ad aprire questa volta senza nemmeno chiedere chi è?
"Ehi!"
"TU? Che fai qui?"
"Posso parlarti un attimo?"
Ma cosa succede oggi???? Domani ricordatemi anche di leggere l'oroscopo prima di uscire di casa, così mi preparo.
"Adesso? Non abbiamo molto da dirci. Mi sembra tutto molto chiaro, sinceramente."
Mi guarda imbambolato, sorpreso. Non si aspetta da parte mia una risposta di questo genere.
"Tutto molto chiaro? Cos'è tutto molto chiaro?"
Sono agitata ed irritata, mi do fastidio da sola, non dovrei reagire così però non riesco a controllarmi.
"Senti, ascoltami bene, perchè non credo che te lo ripeterò un'altra volta....."
"Ma..... Lauren.... fammi spiegare....."
"Ascoltami bene! NON SO CHI TU SIA, OK? E le tue spiegazioni non mi interessano, non mi riguardano, non le voglio sentire, quindi per favore VAI!"
Perchè gli parlo così? Perchè mi arrabbio? Non sarebbe meglio sentire che cosa ha da dirmi?
Ma quanto è bello, mannaggia a lui. Indossa ancora il completo nero.
NO, NO, NO,NO. Si strusciava con una in macchina sta mattina, ha pranzato con lei. Adesso viene qui, mi vuole spiegare e che cosa? Che ieri sera voleva divertirsi?
Non ho voglia ora di complicarmi la vita. Tanto meno con un attore, sempre in giro e che tra qualche settimana se ne andrà. Ci sono già passata. 
Vuoi una scopata Orioles eh? Non ti basta la bionda?
Dio come sono acida,  mi sono legata al dito il suo comportamento di oggi! 
Cos'è? Non vuole far vedere che tra le sue conoscenze ha una cameriera?
"Esci con me una volta e parliamone. Ti vorrei spiegare"
"Sei duro di comprendonio eh Orioles?"
Non mi accorgo che mentre parlo ad alta voce Tyler si è alzato dal divano e si è posizionato dientro di me.
Giro la testa e lo vedo. Lo sta fissando. Non ha l'aria molto amichevole.
"Lauren che succede? Hai bisogno di aiuto? Chi è questo?"
Interviene Tyler, mi abbraccia da dientro.
Vedo Thomas sgranare gli occhi a fissare le mani di Tyler su di me e poi fissarmi negli occhi.
"Vado, scusatemi" alzando entrambe le braccia, rassegnato.
Gira le spalle e s'incammina verso l'uscita.
Mi divincolo dalla stretta di Tyler "Lasciami. Cosa pensavi di fare?"
"Mi sembravi in difficoltà, tutto qui!"
"Non ho chiesto il tuo aiuto! Me la so cavare anche da sola io. Piombi qui dopo due mesi. Lo so che io non ti ho  più chiamato, sono una stronza lo so, ma Tyler non c'è mai stato niente tra di noi, solo buon sesso. Ecco mi dispiace ora parlarti così, ma ti prego di andare adesso. Voglio rimanere da sola"
"Lauren....."
"Ti prego vai, ti prometto che appena mi calmo, appena capisco cosa mi sta succedendo ti chiamo e ne parleremo, ma adesso scusami voglio stare da sola."
"Chi ti capisce è bravo! Vai al diavolo! Sai dove trovarmi!"
Ed esce anche lui.  
Prendo la porta e la chiudo, sbattendola con violenza.
Passeggio per il mio appartamento su e giù. Mi devo scaricare in qualche modo. Ho i nervi a fior di pelle. Ma che mi succede? 
Mentre rimango a fissare fuori dalla finestra mi squilla il cellulare.
Controllo sul display. E' Jenny. Meno male. L'avrei chiamata da qui a poco.
Così mi sarei sfogata un po' con lei.  Tempismo perfetto.
"Ciao Jenny"
"Lauren. Sei a casa? Passavo da questo parti e volevo farti un saluto. Ho visto uscire Tyler dall'ingresso del campus. Lo sapevi che era venuto qui? Va tutto bene? "
Inizio a singhiozzare presa da una crisi isterica.
"Jenny sì sono a casa, ti aspetto."





Jenny prepara una cioccolata calda, per calmarmi i nervi.
Le ho raccontato tutto, lei ascolta senza interrompermi, l'unica cosa che non trattiene sono le espressioni del volto. Mitiche, da oscar!
Poi quando mi sono calmata e tutte e due abbiamo finito di bere. Attacca il suo di monologo.
"Per me ti sei innamorata"
"Sei impazzita? Nemmeno lo conosco?"
"L'amore mica guarda in faccia a queste cose. Io non mi so dare altre spiegazioni. Non ti ho mai vista così fuori di te per qualcuno. Nemmeno con Mike eri così, dopo anni..... non hai mai fatto una scenata del genere nemmeno dopo che hai scoperto il suo ennesimo tradimento".
"Cosa faccio adesso?"
"Lo chiami. Ti scusi. Gli chiedi di uscire. Semplice."
Più facile a dirsi che a farsi.
"No.No.No. Non mi vorrà più vedere per come l'ho trattato. Perchè tu non hai visto la sua faccia"
"Tesoro, l'ho vista benissimo la sua faccia ieri sera. Mentre ti parlava. Poi perchè mai si sarebbe offerto di accompagnarti a casa, anzi di scortarti fin qui"
"Stava in macchina con quella bionda, poi al ristorante"
"Lauren Marie Sue. Anche se fosse. Chiarisciti con lui. Poi vedrai cosa fare."
"Va bene lo chiamerò, ma non sta sera. Che rimanga nel suo brodo."
" ...e anche tu nel tuo però! Chiamalo. "
"Ho detto di no!"
"Che testa dura. Senti si è fatto tardi, devo proprio scappare! Corro a casa,ho appuntamento con Taylor. Andiamo a cena fuori. Ho giusto il tempo di una doccia".
"Divertiti e grazie di essere passata" Mi bacia e scappa.
Rimango sola ed inevitabilmente il mio pensiero corre a lui.
"Oh Thomas!"
Pensando a lui vado a farmi una doccia anche io.
Sono completamente esausta. Doccia e nanna. E' presto per dormire ma tanto è meglio che mi riposi, non farà che farmi bene.
Prima di stendermi nel letto controllo se ci sono messaggi.
Calma piatta.
Prendo il mio libro, un thriller niente male e mentre leggo mi assopisco.
Apro gli occhi sentendo la vibrazione del telefono. Un messaggio. La sveglia segna le 9.  Ho dormito un bel po'. Un numero sconosciuto. Lo apro.

"Laurent, ti prego, so che sei in casa e che sei arrabbiata con me, sono qui fuori che busso alla tua porta da 10 minuti,  mi ha dato il tuo numero Jenny. Poi ti spiego. Fammi entrare che le pizze si freddano. Thomas."




Grazie ancora a Laura vsr per il video.  

sabato 25 febbraio 2012

Capitolo 2 - DIABOLIK




CAPITOLO 2


Buongiorno mondo. La radiosveglia fa il suo dovere.
Mi piace essere svegliata dolcemente.
Più o meno.





Mi preparo il caffè, mentre si raffredda vado in bagno.
Che sonno, che stanchezza. Mi stiracchio davanti allo specchio.
Arg! Che occhiaie terribili.
Sono distrutta. Ho dormito pochissimo, male e ho distrutto il letto per quanto mi sono agitata.
Mi sciacquo il viso più volte con l'acqua fresca e mi infilo in doccia.
Ho fretta. Sono sempre di corsa.
Uffa!
Orioles, occhi, bocca. Dioooooo!
Non riesco a dimenticarmi quegli occhi.
Il pacco! AHAHHHAHA! Il pacco! Rido da sola.
A quando risale una sana scopata?
Mesi fa. Già!
Esco dalla doccia e penso a Tyler. Un pezzo non indifferente pure quello.
Mi asciugo i capelli.
Non l'ho più richiamato. Mi ha lasciato qualche messaggio in segreteria, e io niente.
Poi perchè? Meglio così. Bravo a letto, senza ombra di dubbio. Dotato anche questo senza dubbio alcuno.
Ma poca chimica. Non c'era chimica. Ci sono uscita qualche volta.
Mi trucco.
Siamo stati a letto insieme, fammi pensare, una decina di volte. Sì undici VOLTE! TUTTE DA URLO!
Ma solo quello. Niente coinvolgimento.
Mi vesto.
Bevo il caffè.
Scarpe, borsa a tracolla, chiavi della macchina, cellulare. Ho tutto!
CHIAVI DI CASA, CAZZO!
Non voglio fare come l'ultima volta, che mi son chiusa fuori.
Ecco ero con Tyler quella volta, e dovevamo venire a casa mia, a terminare la serata in bellezza e invece...... vabbè siamo andati a casa sua, ho dormito da lui.
Sono stata stronza non l'ho nemmeno più richiamato. Pazienza!
Semaforo rosso.
Ho fretta avanti. Che imbranati. Ma li trovo tutti io la mattina.
BIP! BIP!
Pigio con veemenza le mani sul clacson.
E mi ritrovo a parlare da sola "E' Verdeeee!  Non abbiamo altri colori a disposizione!"
Uno sguardo allo specchietto laterale, dito sulla freccia sinistra, piedi sull'acceleratore.
Cambio corsia e mentre passo velocemente di fianco alla macchina che avevo davanti a me, guardo dentro. Un ragazzo con il cellulare all'orecchio e con l'altra mano gesticola. Con che guida??? Ha una terza mano??? Dio!
Sfreccio svelta e nell'altra corsia di sinistra, una macchina mi supera. E poi si getta all'improvviso nella mia corsia, davanti a me!
Di riflesso piede sul freno e mano sul clacson, un'altra volta!
Ma guarda sto scemo e grido "SCEMOOOO. CHE FAI???"  Ma tutti io sta mattina???
Era meglio se fossi rimasta a letto, avrei potuto darmi malata.
Niente lavoro, niente soldi! Pazienza sopporterò sti pirati della strada.
Tanto sono quasi arrivata! Di solito non esco così presto la mattina.
Normalmente lavoro di pomeriggio perchè la mattina ho lezione.  Ma il venerdì niente lezioni e niente lavoro. Riposo e studio. Tranne oggi! Devo sostituire una collega, lo faccio volentieri poi. Così avrò il sabato libero. TUTTO PER ME! Finalmente.
Mentre penso a tutto questo, cambio ancora corsia e sorpasso la macchina di prima, quella del tagliatore di strade. E riguardo dentro. Ho questa pessima abitudine.
Giro la testa, guardo, rivolgo di nuovo il mio sguardo alla strada davanti a me!
E sbarro gli occhi!
Orioles! Orioles? Era lui?
Ma lui ha l'autista. E non era da solo! Quello in macchina era avvolto da due braccia di una bionda (così mi pareva) che gli stava appiccicata come una scimmia, anzi se non sbaglio il braccio era uno solo.... l'altro era abbassato..... dove???? Tra i suoi pantaloni?? Ti credo che guida come un pazzo sconsiderato!
Però mi pareva lui.
Mi batte forte il cuore.
Ecco l'altro semaforo devo svoltare a sinistra. Mi fermo però e aspetto.
La macchina del "forse Orioles" si ferma di fianco alla mia. Mi giro ancora. Sfrutto il momento per sbirciare ancora.
CAZZO E' LUI! Cosa fa?? Sembra divincolarsi e spostare la bionda che gli sta appiccicata come una zecca!
Si volta dalla mia parte. Mi vede. Mi riconosce, sicuro, che mi riconosce. Mi fissa serio. Sguardo imbarazzato. Non mi saluta.
Io rimango di sale. Non so che fare e non faccio niente.
Mi suonano da dietro. Ora sono io che non vedo il semaforo diventare verde.
Ingrano la marcia e parto. Svolto. Lui procede dritto, prosegue per la sua strada.
Ecco! E ora? Mentre conduco la macchina nel parcheggio sottorraneo dell'hotel per cui lavoro, penso a cosa devo fare.
Che stupida che sono! Mi scappa una risata, isterica però!
Non so l'ho appena conosciuto, solo poche ore fa, non dovrebbe farmi questo effetto!
Ed invece mi sento sconfortata, delusa. Prima pensavo che l'avrei chiamato, avrei aspettato qualche giorno, ma l'avrei chiamato. Avrei preso il coraggio e lo avrei fatto. Sono io ad avere il suo numero, se voglio rivederlo sono io a doverlo chiamare. E io lo voglio rivedere.
Ma ora? Non ne sono più tanto sicura!
Accidenti!
Intanto mi ritrovo nello spogliatoio, mi metto la divisa, saluto le mie colleghe e procedo.
Ho varie camere da preparare, cambio di lenzuola, pulizia più approfondita. Oggi arrivano nuovi ospiti.
"EHi Lauren, come va? Hai l'aria pensierosa sta mattina? Dormito male?"
La mia amica nonchè collega Rosalie mi saluta e mi porge un cioccolatino al latte ed un bacio sulla guacia!
"Buongiorno! Hai l'aria distrutta!"
"Grazie Rosalie. Non aspettavo altro sta mattina che un complimeto da parte tua!"
"Ho fatto tardi ieri sera, e sì ho dormito male. Ora vado a finire queste camere che mi sono rimaste, poi scendo in cucina. A dopo! A pranzo ti aspetto ok?"
" Dai così mi racconti, so che ieri uscivi con Jenny"
Lavoro, lavoro. Non riesco a smettere di pensare a lui. Cavolo! Sono presa proprio male.
Non mi capitava di sentirmi così da qualche tempo. Da tanto tempo!
Dai tempi di Mike. Vabbè! Pazienza.
Chi era quella avvenente bionda in macchina? Mi ha riconosciuta e non mi ha salutata!
Per tutta la mattina  mi vorticano nella testa le immagini di prima e queste domande.
Non ne posso più ma non riesco a liberarmente.
Speriamo che la chicchierata con Rosalie dopo mi aiuti.
"Lauren dovresti servire in sala oggi. Manca anche Serge, ti darò uno straordinario."
"Vorrei andare a pranzo, ma va bene, i soldi mi servono lo sai. Farò la mia pausa pranzo più tardi. Mi mangio un panino al volo, e vango da te"
Salta il pranzo con Rosalie, mi vado a cambiare divisa .
"Occupati dei tavoli 10 , 11, 12 e 13"
"Grazie Boss! Agli ordini!"
"Dai che dopo invece di fermarti fino a sta sera, finito il servizio ai tavoli, sei libera, te lo meriti Lauren"
Sorrido! Ted il capo del personale mi adora. Un corpulento uomo di mezza età, dolce e amabile. Mi avvicino e gli stampo un bacio sulla guancia.
"Vai bambina prima che non risponda di me. Non sculettare troppo, e vai al tavolo 13 che ci sono 3 clienti già seduti"
Cammino ondeggiando un po' per lui e lo sento scoppiare in risata.
Arrivo al tavolo ignara che da lì in poi mi andrà in  pappa il cervello.






"Buongiorno Signori. Benvenuti nel nostro ristorante" e appoggio la lista sul tavolo.
"Cosa vi servo da bere?"
Alzo lo sguardo e lo vedo. Orioles. Senza Orioles ora.  Ma in giacca e cravatta, tutto vestito di nero, pure la cravatta, nera.
L'uomo nero! Che dico. Batman, no...... Dylan Dog..... Diabolik...... Paperinick.......
Mi riprendo. Lo sto fissando imbambolata come al solito.
Lui rimane serio. Mi fissa anche lui.
Ma non mi saluta. Non accenna nemmeno al fatto che ci conosciamo.
E' in compagnia di quella bionda di prima e di un uomo maturo che mi sta parlando.
"Signorina, allora ha capito?"
Vedo la bionda guardarmi con una strana espressione.
"No Signore, mi scusi può ripetere?"
"Due aperitivi della casa e un Margaritas per me, credo di averne bisogno"
"Sì Signore, grazie, subito"
Mi dirigo verso la cucina ad una velocità folle e con tutta l'indifferenza possibile, quella che riesco a fingere in questo momento.
Respira Lauren. Respira!
Oh Merda! MERDA MERDA MERDA!
Cerco di manterenere la calma, servo i drink, prendo le altre ordinazioni cercando di fare il possibile per dimostrarmi gentile, efficiente, professionale. Non lo guardo in faccia mai.
Gli parlo a testa bassa, ma sento il suo sguardo su di me. Anche tutte le volte che rientro in cucina o che servo gli altri tavoli.
Che giornata oggi. Che giornata. Non vedo l'ora che finisca.
Vado a casa e mi rilasso. Mi guardo un film. Ecco. Deciso.
Mi chiudo in casa. Così oggi non mi capiterà altro. Altri strani incontri. Ho fatto il pieno oggi. E poi mi dò sui nervi perchè non riesco a capire del perchè mi devo sentire così giù di morale. Come se mi avesse presa in giro. Infondo non mi ha mica giurato amore eterno?
Sono da ricovero.  HO VOGLIA DI PIANGERE. ECCO. E ORA NON POSSO.
Lui è di là. Non posso non andare. Fortuna che hanno finito di mangiare e tra poco questa tortura finirà. Quello sguardo, quegli occhi.  SONO FRITTA.
Poi perchè mi devo sentire così. Non ho fatto niente di male io.
VORREI ROMPERE QUALCOSA.
Finalmente questa cazzo di giornata è finita. Prima di arrivare a casa mi fermo a comprare un barattolo di gelato al pistaccio e stracciatella.
Mi fiondo in casa.
Butto tutto per aria, borsa, scarpe, pantaloni. E' caldino e voglio stare libera e fresca.
Mi piazzo sul divano.
Metto su TERMINETOR 2 mi allungo e mi sto davvero liberando la mente, quando sento bussare alla porta.




PER QUESTO CAPITOLO CI TENEVO DAVVERO TANTO A RINGRAZIARE LA MIA ADORATA LAURA MASEN VSR PER I SUGGERIMENTI MUSICALI E NON SOLO QUELLI. GRAZIE LAURA.