venerdì 15 giugno 2012

CAPITOLO 26 - UN PASSO INDIETRO






CAPITOLO 26 - UN PASSO INDIETRO


POV LAUREN




Lo sogno sempre.
Ogni notte.
Sempre lui.
Non sono solo sempre sogni.
Qualche volta anche incubi.
Sogni in bianco e nero.
Lui e Katrin.
Katrin e lui.


Alle volte vario le stagioni.
Altre volte i vestiti.
Ma le situazioni in tutti i sogni belli e brutti sono sempre vagamente le stesse.


Spesso siamo a casa mia.
Lui che si avvicina, mi bacia e mi spoglia.
Lui che mi vuole.
Sempre più audace.


Alle volte fa lo stesso ma con  Katrin.
Altre volte è Katrin che ......... lo comanda e lo domina.


Quando faccio questi tipi di sogni mi sveglio sconvolta.
Mi sveglio sempre così a dire il vero.
Alle volte è dura ricominciare la giornata.
Lavoro, studio.... lavoro.... hotel...pub..... università.


Le mie amiche cercano di starmi vicino.
Molto spesso si fanno trovare al pub. Per farmi compagnia.
E ci riescono.


Anche Luke si sta impegnando molto.
Tutte le sere mi accompagna a casa.
Lo so che da me vorrebbe di più, ma io non riesco a lasciarmi andare.
Una sera ha tentanto anche di baciarmi.
Ma non è così che son solita risolvere le situazioni di cuore.
Sostituendo il soggetto con un altro.


Orioles.


Lo credevo mio.
Lo amo disperatamente.
Però questa situazione mi sta divorando.
E' più grossa di me.
Non riesco a gestirla.
Sono una persona semplice, con una vita normale.
Che fa cose normali.
Che cerca un rapporto ....... semplice.
Se esiste.
Forse no.
Sbuffo e alzo le spalle.


"Lauren..... dai sorridi, reagisci.  Trovati una distrazione..... o altrimenti mia cara amica, corri da lui.... corri e parlagli ... voi parlate poco.... non vi aprite.... non vi lasciate andare ai sentimenti come dovreste.... "


Jenny cerca di spronarmi.... tutti i giorni.
Mi chiama, corre da me.... 
Ecco perchè ho deciso di cercare i biglietti per la premiere.
Voglio essere presente.
Voglio capire, che effetto mi fa rivederlo.
Risentire la sua voce.


Ho paura.
Tantissima paura.
Ogni tanto ascolto i messaggi che mi ha lasciato in segreteria.
Lo so che effetto mi farà rivederlo.


Mi manca. 
Da impazzire.






Qualche sera prima nella macchina di Luke.


"Laur... vedo come stai. Non sei più la stessa.
Sei triste. Non sorridi più....."


Luke mi accarezza la testa con la mano.
Si è avvicinato... si sporge verso di me....
Mi prende il viso tra le mani.
Mi volta verso di lui.
Mi costringe a guardarlo negli occhi.


"Non riesco a vederti così, non per colpa di questo Thomas.... questi occhi meravigliosi sempre pieni di lacrime.... non posso sopportarlo..."


Si avvicina con il volto al mio.... si avvicina pericolosamente.
Come vorrei potermi lasciar andare e baciarlo.
Lo so che lo sta per fare.
Come vorrei lasciarlo fare.
............. e dimenticarmi tutto il resto.
Il problema non è lui.....  e nemmeno io..... 


Il problema è Orioles.


Con lui sento le farfalle, con lui ho i brividi ogni volta, ad ogni sguardo, ad ogni parola.
Ad ogni carezza.


Ha ragione Jenny... dovrei andare da lui.... ancora e parlare.
Invece ho anche cambiato numero di telefono.
E che quando lo vedo il mio cervello va in pappa e non capisco più nulla, non ragiono.
E finiamo  per litigare o per fare pace.
Vorrei rimanere nello spazio tra queste due cose.... trovare una terza via... quella della comprensione, dell'ascolto, dell'avvicinamento. 
Vorrei poter rimanere lucida.


Invece sono i nostri corpi e le nostre anime silenziose che si esprimono.


La sincerità.


La fiducia.


Sospiro rumorosamente, riabbassando lo sguardo.
Sono mortificata.


"No Luke, ti prego.... io non posso farlo..... "


Con le mani tolgo le sue dal mio volto e mi sposto..... verso il finestrino, mettendo della distanza tra di noi.
Mi guarda dispiaciuto.


"Lo so Luke.... lo so ..... mi dispiace ... ma non posso.... io ti considero un amico, un amico prezioso.... ma.... "


Mi fermo..... sto per dire.... tu non sei Thom.....


".... ma io non sono lui....vero Lauren?"


"Tu mi piaci Luke, ma sono un casino adesso, non sarebbe giusto per te, per me.... non così... per dimenticare un altro.... mi capisci vero?"


"Certo, il momento è sbagliato..... "


"Ciao Luke.... grazie per il passaggio, grazie per tutto .... "


"Lauren..... si vede che lo ami molto.... non sprecare questa opportunità.... agisci... chiamalo, incontralo. Parlate.... ho l'impressione che anche lui ricambi i tuoi sentimenti.... ascoltami, tesoro, dammi retta.... non lasciarti distrarre da brutti pensieri.... dalle gelosie... . io sarò felice per te."


Luke esce dalla macchina, viene ad aprirmi la portiera.
Mi aiuta a scendere.
Gli sorrido e lo abbraccio forte.
Rimaniamo così per alcuni minuti.
Sembra quasi un addio.... invece è solo una dimostrazione di affetto, è solo riconoscenza per l'aiuto morale e non solo che mi ha dimostrato.


Mi scosto da lui, gli accarezzo una guancia e lentamente gli faccio scivolare un bacio sulle labbra... piccolo, veloce.
E' un bacio ad un amico per fargli capire che ho apprezzato e che gli voglio bene.
Nulla più.


"Grazie Lauren, buonanotte, cerca di dormire piccola"


"Buonanotte Luke... ti voglio bene."






Il giorno della Premiere di Los Angeles....... casa di Alice.




"Mi fanno male questi sandali, sono troppo alti."
"Ma sono perfetti per questo abito.... stai un incanto tesoro"


"Alice falle provare questi altri, deve essere impeccabile, anche nei movimenti, non vorrai mica che si sloghi una caviglia cadendo proprio davanti a tutti e al suo principe azzurro?"


"Ahahahah Rosalie... non cadrà, non succederà"


Alice, Rosalie, Jenny ed io.


Mi sento fortunata.
Se non avessi avuto il loro sostegno in tutto questo tempo, non so cosa avrei fatto.


Mi hanno trasformata nel loro giocattolo.
Mi hanno accompagnata a comprare il vestito,  le scarpe, mi acconciano i capelli, mi truccano..... sembra quasi il giorno del mio matrimonio.


Vogliono rendermi impeccabile.
Vogliono che Thom caschi ai miei piedi.
Ma io non voglio questo.
Anzi vorrei avere solo per poco il dono dell'invisibilità, vederlo, guardarlo e basta.
Ma contrastare tre uragani non è proprio possibile.
Così le lascio fare.
E il risultato finale è oltremodo sconvolgente.
A stento mi riconosco allo specchio.
E va bene..... perfetto!


Jenny batte le mani... contenta del risultato del loro impegno.






Quando arrivo al teatro mi sento agitatissima.


Cambio le scarpe.... ho messo le paperine basse per guidare..... col tacco dodici non oso tanto.


Mi avvio lentamente su questi trampoli.... queste trappole che ho ai piedi... sarebbe più corretto.


Mi avvio verso la folla.
E aspetto.
Voglio vederlo passare. 
Poi entrerò.





POV THOMAS


Saluto Katrin.
Le lascio un bacio sulla fronte.
Salto come un grillo.
Ho lo stomaco sottosopra.
Scappo.
Mollo tutti al party.... non posso aspettare oltre.
Devo agire subito.
Devo parlare con lei.
Lauren sto arrivando.
Salgo sulla limousine e istruisco l'autista riguardo la direzione da prendere.


Casa di Lauren.


Di sicuro sarà andata a casa.
Il traffico, i semafori, tutto sembra rallentato.
Dileguatevi, accidenti, dissolvetevi.
Vi prego, vi prego, vi prego.
La devo raggiungere.
Devo sapere.
Le devo parlare.
Le voglio spiegare.
Continuo a torturarmi i capelli e le mani.
Mi allento leggermente la cravatta.
Mi sembra di soffocare.
Mi sembra di non riuscire a respirare.
Abbasso il finestrino, solo un po'.... ho bisogno di aria fresca.... 
Finalmente arriviamo.
Scendo di corsa.
Arrivo davanti alla porta e busso.
Busso e chiamo.
Vado alla veranda.
Entro..... busso ai vetri.
Nulla.
E' tutto chiuso.


Non c'è!
Non c'è!
Non c'è!


Maledizione.
Do un pugno alla staccionata in preda all'ira.
A dire il vero è me che vorrei menare.
Spero che qualcuno mi veda e venga a prendermi a calci nel sedere.
Te lo meriti Thom, te  lo meriti.
Dovevi farlo prima.
Ora ..... 
Cosa vuoi fare ora.


Forse è davvero troppo tardi.
Ma perchè è venuta in teatro, per poi fuggire via in quel modo?
Senza parlami. Senza salutarmi.


"Ehi Thom... che fai qui?"


"Jenny, dov'è Lauren?"


"Calma amico, calma..... non era in teatro, da te alla premiere? Che hai combinato Thom?"


"E' scappata, è fuggita. Io le sono corso dietro e lei non si è fermata..... Jenny qui non c'è .... tu sai dove si trova in questo momento?"


Ritorno di corsa alla limousine e impartisco altre indicazioni.......


Quando arrivo al Writer's, trovo il locale chiuso. Ovviamente.
E' presto.


Mi dirigo verso il retro del locale, e trovo la porta della veranda aperta.
Mi intrufolo.
E la vedo.
E vedo lui.
Abbracciati.
Lui le bacia la fronte e le tiene le mani sui fianchi.
Poi si accorge di me e si volta.


"Thom!"


Respira, respira.
Ragiona.
Rimango a fissarli e loro fissano me.


Lauren ha gli occhi pieni di lacrime.
Sono sicuro che sono così per colpa mia.
Sento una fitta, fortissima e quasi insopportabile al petto.
Non riesco a vederla così.
Non riesco a sopportare di averle fatto del male.
E di continuare a fargliene.


"Lauren ti prego, ti prego ho bisogno di parlarti, subito, immediatamente..."


"Thomas, io sono Luke il proprietario di questo locale..... Lauren è molto scossa in questo momento, non so se sia il caso...."
Luke si para tra me e lei.


"Non le farò del male, non più.... non ho mai voluto fargliene...... ti prego Laur.... se vuoi che me ne vada lo farò, però lo voglio sentire da te."


"No, va tutto bene Luke.  Grazie. Ma ...."


Poi si volta verso di me.
Cammina verso di me.
Mi passa di fianco dirigendosi verso l'esterno del locale.


"Andiamo che aspetti.... è ora di parlare"


Ho il cuore a mille.
La seguo senza fiatare.



5 commenti:

  1. ma...ma...parlate ciucci!!!! non si può star così male perchè si è lontani, sfiancarsi a rincorrersi, consumarsi l'anima...è amore a caratteri cubitali....ditevelo!!!

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  2. ma porca miseria si son decisi sti due a parlare e suddaivia con la boccuccia si fanno tante cose e mettiamola in funzione.
    Baci Missanny

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  3. aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa ......AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.....ERA ORAAA...DAI DAI...PARLATE...E POI FATE PACE ..NEL MODO PIù BELLO CHE ESISTE...

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  4. ...NON PUOI LASCIARMI COSI'!!!! AAAAHHHHHHHHH

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  5. Ma che cazzo!....io leggo fino alla fine e mi dico...ora parlano, ora si chiariscono, ora si baciano, ora fanno robba e tu...TU....finisci il capitolo?
    Ma porca la oca maiala!

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