THOM POV
Messaggi. Basta.
Non li sopporto più.
Li odio.
Maledetto telefono.
Maledetto lavoro.
Il mio e il suo.
Che ci costringe a rimanere separati.
Cammino nervosamente su è giù per la suite.
E' tardi, molto. E' notte fonda.
Sono distrutto. Sono talmente sfinito che non riesco a sdraiarmi e a prendere sonno.
Sono teso. Sono nervoso. Voglio Laur......
La vorrei qui ..... tra le mie braccia.
Il mio bisogno è impellente.
NON RIESCO AD ASPETTARE.
NON POSSO ATTENDERE OLTRE.
LA RICHIAMO. Sì LO FACCIO ... SONO LE DUE DI NOTTE E CHI SE NE IMPORTA.
DORMIRA'. SI SVEGLIERA'..
HO SOLO BISOGNO DI SENTIRE LA SUA VOCE.
PER UN MOMENTO.
URLANO I PENSIERI NELLA MIA TESTA.
MI TORMENTANO.
Tutto il giorno appiccicato a quella ... quella... cozza.. ecco definiamola così.
Tutto il giorno le sue mani su di me.
Tra i miei capelli. La sua bocca sul mio collo.
E' finzione lo so. Mi disturba.
Mi disturba lei. Perchè so che per lei non è lo stesso.
Lei mi bacia sul serio.
Lei mi possiede nei suoi pensieri.
Lei, lei, lei.... Mi scoppia la testa.
Ancora per poco poi questa tortura finirà.
Ci sarà poi la presentazione del film, ma sopporterò.
Ho guadagnato abbastanza da potermi lasciare tutto alle spalle, e guardare avanti.
Già mi hanno contattato per altri progetti.
Prima di partire mi hanno chiamato a dei provini.
Sono piaciuto.
Quasi sicuramente andranno in porto.
Metto il quasi.... non voglio dare per certo quello che ancora non ho nel sacco.
Prendo fianto. Prendo aria.
Mi siedo sul divano e impugno il telefono.
Ho letto i suoi messaggi.
Nell'ultimo mi parla di Luke.
IL proprietario del WRITER'S.
Me lo ricordo. Bene anche.
Orbitava intorno alla mia piccola come un satelline fa con il suo pianeta.
Lo notai quella sera. La sera che incontrai Laur.... era la prima volta che entravo nel locale.
La vidi quasi subito.
Elegante, sorridente ed a tratti seria.
Bellissima. I suoi occhi. I suoi capelli.
La osservai per tutta la sera. Non potevo farne a meno.
E ricordo anche Luke vorticarle spesso intorno.
Le gravitava attorno come come....... come non saprei.
Notai come la guardava, come le parlava, si avvicinava e molto.
TROPPO.
L'abbracciava. Lei non aveva l'aria imbarazzata, sembrava contenta.
Non le ho mai parlato di quella mia sensazione.
Non sapevo allora nemmeno il suo nome.
.......eppure a ripensarci adesso..... questo Luke non aveva lo stesso atteggiamento con Jennifer.... ...
Thom...... stai diventando paranoico.
NO! Il suo telefono non è raggiungibile. CAZZO!
Se non la sento impazzisco e non dormirò.... lo so me lo sento.... sono distrutto.
Mi scolo mezza bottiglia d'acqua, intanto mi sfilo le scarpe, i jeans, e la maglia.
Rimango in boxer.
Metto tutto a lavare.
Penso che una doccia sia proprio quello che mi ci vuole.
Credo di avere un picchio nella testa che mi martella.
Non è con Luke, la tua Laur..... sarà a casa nel suo letto, dormirà.
Non risponde.... vediamo.
Avrà staccato il telefono. Semplice.
Come sei stupido.
Mi infilo finalmente sotto le coperte, però i pensieri ancora martellano.
Domani, domani la chiamerò. Basta messaggi.
.............................................
Sono seduto al WRITER'S.
La musica è assordante. Sento caldo. Sto sudando.
Luke che mi sorride.
Si avvicina con la mia ordinazione.
Lauren seduta sul divanetto accanto a me, Luke le afferra un braccio ed inizia a ballare con lei.
La musica non è lenta.
Ma lui le si avvinghia addosso come una sanguisuga.
Con una mano le accarezza la spalla nuda, l'altra lasciva artigliata al fianco di Laur.
La bocca sul suo collo, mentre continuano a dondolare ad un ritmo tutto loro.
Laur a guardarmi, con aria di sfida, con un mezzo ghigno stampato sulla bocca.
Lo fa di proposito. Si diverte a torturarmi.
E quel pesce lesso..... stringo i pugni quasi a farmi male...... scende con la mano a sfiorare il suo fondoschiena.
Ora non mi trovo più sul divanetto marrone.
Mi alzo di scatto, rovesciando sedia e tavolino..... .
Il bicchiere frantumarsi e farsi in mille pezzi, vetri sparsi sul pavimento insieme al contenuto e quel liquido ambrato, diventare nero.
La musica è insopportabile, psichedelica, odore di sudore, di fumo.
Odore di schifo.
Le immagini mi arrivano come dei flash.
Luke con le mani nei seni di Lauren, lei che spinge il bacino verso il suo.
Le bocche incollate, le lingue visibili.
A toccarsi, a leccarsi, a succhiarsi.
Sto per vomitare.
Sembra che nessuno si accorga di nulla.
Nè di me, nè di loro.
Come se fossi l'unico spettatore di questo volgare spettacolo.
................................................
Accendo la abat-jour e guardo l'ora..... e ricado sul cuscino.... è quasi l'alba.....
Ho dormito pochissimo.
Bevo l'acqua direttamente dalla bottiglia.
Che incubo.
Era tutto così reale.
Sto soffrendo.
Tanto. Troppo.
Ho il cuore che batte all'impazzata.
Sento le lacrime scorrermi sul viso. Era così reale.
Lei tra le sue braccia. Le loro bocche...... è stato terribile.
Lauren..................
Niente da fare.
Mi risveglio dopo l'ennesimo incubo.
Quest'ultimo era anche più realistico del primo.
Lauren mi stava parlando.
Non sentivo le sue parole.
Non udivo niente.
Vedevo solo le labbra muoversi.
Mi stava però, in modo evidente, lasciando.
Meglio che vada a farmi un caffè.
Vi risparmio i dettagli degli altri sogni.
Quest'ultimo mi ha dato il colpo di grazia.
FORTE E NERO LO VOGLIO IL CAFFE'.
Ordino la colazione con scarso entusiasmo.
Intanto cerco di rendermi presentabile.
Mi guardo allo specchio.
Ho la faccia di uno a cui hanno pestato i calli tutta la notte.
Gli occhi rossi, gonfi.
Mi sento tutto gonfio in realtà.
I capelli sembrano usciti da una centrifuga.
Mi sciacquo il viso con l'acqua ghiacciata fino a che non bussano alla porta.
FINALMENTE.
Mi siedo e guardo il cellulare.
Leggo.
"Sei sveglio amore? Sto andando al lavoro. Spero di riuscire a sentirti sta sera. Chiamami ti prego. Ho bisogno di parlarti. Io aspetto.......... Mi manchi."
Mi stropiccio gli occhi sprofondando sulla poltrona.
"LAUREN........... DOVE SEI E COSA STAI FACENDO???"
Ho scritto e poi ho cancellato........
E ho riscritto:
"Anche tu mi manchi, da morire"
Bevo il caffè e credo che anche oggi la giornata risulterà interminabile.
LAUREN POV
Parcheggio la macchina con facilità.
Almeno questo....... il locale di Luke ha un ampio parcheggio davanti.
E' ancora presto e i clienti non sono ancora arrivati, quindi prima di entrare al lavoro decido di rilassarmi un attimo passeggiando per i viali della darsena dello Yacht Club di Redondo Beach.
Il sole non è ancora tramontato, l'aria è tiepida, piacevole.
C'è un punto preciso dove mi piace sedermi..... è più aperto degli altri, la vista spazia nell'Oceano, le barche sfilano e dondolano una di fianco all'altra. Sono in pace loro.
C'è silenzio.
Respiro pronfondamente, gli occhi chiusi, il calore del sole al tramonto sembra penetrarmi fino alle ossa.
La panchina di pietra diventa quasi comoda, è calda anche lei.
I colibrì sfilano di fiore in fiore con il loro battito d'ali talmente veloce da risultare quasi impercettibile.
Orioles, ho ricevuto solo un magro messaggio in risposta al mio, questa mattina.
Mi manca, terribilmente.
Questo sole caldo mi ricorda lui.... è come lui..... ti entra nelle viscere per non abbandonarti più.
Ti avvinghia con il suo calore, ti avvolge.
Ti accarezza.
"Ehi bella sirenetta.... che fai qui tutta sola?"
Una voce.
La riconosco immediatamente.
Luke.
Deve avermi vista arrivare.
Il Writer's da questa parte è tutto una vetrata, in effetti il dehor si affaccia proprio da questa parte.
Mi balenano in testa le parole di Ros.... della sera prima su di lui.
"UH! Luke.... ciao.... "
"Ti ho spaventata Ariel? ahahha!
Scusami ti disturbo?"
Gli sorrido e accenno un "no" con la testa.
"AHHAAH no Sebastian.... mi hai vista arrivare?"
Luke è piacevole. Tenoro. Educato.
"Posso?"
Mi chiede il permesso di accomodarsi di fianco a me.
Lui non sa di Thom. Non siamo così in confidenza.
E a dire il vero da quando Thom ed io ci frequentiamo non sono più stata qui.
"Ti ho vista da dentro e ho pensato di venire qui a fare due chiacchiere..... ripensandoci, noi due insieme fuori dal locale non ne abbiamo mai fatte!"
"Già. Hai ragione"
Mi fissa. Intensamente.
OMMIODDIO, Luke ti prego, mi stai mettendo in imbarazzo.
"Mi piace questo posto..... Ariel! Mi piace la vista"
Non comprendo. O almeno fingo di non farlo.
Pare allusivo o io mi sto facendo influenzare da Ros????
Faccio di tutto per ignorare questi pensieri.
"Hai l'aria stanca mia Principessa dei Mari....... litigato con Re Tritone???"
"AHAHHAAHHA no..... e che ho dormito male e la giornata è stata notevolmente pesante"
"Pensieri?"
"Un po'!"
"Ne vuoi parlare?"
Alzo gli occhi su di lui.
"Scusa non vorrei essere invadente"
"No perdonami e che non so se sono veri problemi o se stanno tutti incollati come nidi di vespe nella mia testa"
"Sono pensieri pungenti allora?"
"mmmmmmmhhhhh sì possiamo defirli così"
"Problemi di cuore? Cioè... riguardano qualcuno in particolare questi pensieri o..... in generale?"
Come faccia ad aver capito, rimane ancora un mistero.
Sta di fatto che parlare con lui, e il suono della sua voce mi rilassano.
Riesce a mettermi a mio agio.
E' piacevole e l'imbarazzo di prima è svanito.
Ros si sbagliava ne sono certa.
"Quanti anni hai Laur...?"
"Ventuno..... tra un paio di mesi"
"Venti allora.... ancora..... per un paio di mesi"
"Sei di quelli che vedono il bicchiere mezzo pieno?"
"Non direi, ma ci sto provando"
Non voglio chiedergli il perchè, forse in parte lo so..... preferisco non indugiare su questo argomento, il passato è meglio scavalcarlo alle volte.
"E ti riesce?"
"Non sempre, ma un po' di più da un po' tempo a questa parte"
Riprende a fissarmi.
Ricomincia con le allusioni.
Continuo ad evitarle.
BIP BIP BIP
Salvata in exstremis dalla suoneria del mio cellulare.
Leggo sul display "ORIOLES"
"Ehi .... pronto ... Thom?? Non ti sento.... ti sento lontanissimo..... pronto pronto!"
"Laur... Laur mi senti...???? Io ti sento bene, tesoro....."
"Finalmente..... pronto... Thom...."
Sto sclerando... Luke mi parla.
"C'è pochissimo campo in questo punto.... prova dall'altro lato. Intanto io rientro ci vediamo dopo".
La comunicazione salta.
Ascolto il suo consiglio e mi sposto nell'altro angolo.
Lo richiamo immediatamente.
"Thom oh Thom...... ciao amore.... finalmente... "
Questa volta sento benissimo.
Intanto sento dei rumori..... sommessi provenire dall'altro capo della conversazione....
"Laur.... era la voce di Luke? Era lui... SEI CON LUI?"
"oh Sì Thom......" e mi blocco.
Capisco immediatamente che il tono della voce che ha assunto in questo momento non è esattamente cordiale.
E nel contempo mi giunge all'orecchio una voce femminile chiamarlo....
"My Dearling" e so anche a chi appartiene quella voce.
Ed anche un "Dove sei finito, torna qui"
Chiudo gli occhi e deglutisco.
Credo che mi sia salita la pressione all'improvviso a 300.
"Thom devo tornare da Luke a lavorare..... mi sta aspettando..."
"LAUR.... NO ASPETTA"
"Lei è lì con te....???"
" Sì, NO.... mmmmhh siamo in pausa... volevo sentirti"
"Bene, rimanici"
Non so bene perchè gli rispondo così, però non riesco a staccare la comunicazione.
La sua voce.
"Con lei che ascolta???? Le chiedi il permesso anche?"
"Lo sai che non è così?..... mi ha seguito"
Ho il sangue che ribolle...... PLOF PLOF..... PLOF.... ne sento il rumore.
"Lauren... proprio tu.... da che pulpito.... ho sentito che stavi con Luke, non negare, pensavo fossi a casa non al lavoro.... o sei a casa con lui invece?????"
LUI ..... LUI .... LUI PROPRIO LUIIIIII PENSA CHE IO ...... ARGH!
VORREI URLARE.
IL FUMO MI ESCE DAL NASO.... VEDO LA NUVOLA DAVANTI AI MIEI OCCHI.
COME GRISU'......
MI ESCE IL FUOCO DALLE NARICI.
SONO UN LANCIAFIAMME.
"Lo sai che sta qui....... "
"VADO ANCHE LUKE MI ASPETTA, MI CHIAMA"
E stacco. Lo spengo proprio.
Che si fottessero lei e lui.
Cerco di calmarmi, ma non ci riesco.
Entro nel locale come una furia.
Luke mi osserva con un sopracciglio alzato.
Io ho ancora i capelli bruciati per la fiammata di prima.
Ho voglia di menare le mani.
Luke è dietro il bancone, appoggiato sui gomiti, serafico mi porge un bicchiere di vetro spesso... quelli da litro.... da birra con il manico....
"E' tuo ..... puoi farci quello che vuoi"
Lo guardo e capisco.... lo afferro e lo scaravento con tutta la forza che ho sul pavimento di legno.
Sono qui che spero di vederlo frantumarsi in mille pezzi ed invece...... incredibilmente non si rompe.
"Baby... non sempre funziona..... "
Lo guardo e scoppio a ridere.........
Mi sento quanto meno stupida.
"Lo so cosa stai pensando.... ti senti stupida, ma non lo sei..... ai miei occhi sei bellissima!"
Smetto di ridere.
"Luke.........."
"Dai se ti senti meglio.... iniziamo a sistemare... che il tempo vola..... "
*********************
Nello stesso momento a kilometri di distanza.
"KATRIN..... VATTENE!"
Riprendo il mio telefono che nel frattempo mi ha sfilato dalle mani.
Riprovo ma Lauren risulta irranggiungibile. ANCORA.
"LAUREN.... PERDONAMI..... SARO' SEMPRE GELOSO DI TE".
Che brutto sentirsi gelosi a questi livelli. So cosa significa perchè l'ho provato per anni...poi ho capito quanto sia inutile...e ho ritrovato la pace. Bel capitolo...ricco e succulento. Ciao Orioles....FATTELE TUTTEEEEEEEEE
RispondiEliminaAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!Bellissimo sister....AAAAAAAAA ORIOLES GELOSO E FURIOSO MI FA IMPAZZIRE.....LO SAI ....ORA VOGLIO IL SEGUITO...
RispondiEliminaOggi avete deciso di farmi secca??? Ci mancava solo più il tuo Orioles incazzato e .... nervoso .. e sexy!!! Lo so che la gelosia è una brutta bestia .. ma che ci posso fare se nelle storie del fandom .. la trovo una cosa meravigliosa? io sono felice che anche tu abbia ripreso a pieno ritmo .. e sono felice che il tutto sia colorato di quest'aura angst che io adoro! bacio tesoro!!!
RispondiEliminaBravissima Geooo!
RispondiEliminaSono riuscita a recuperare ...ma la tua storia me la stampo anche, e me la porto a casa....così me la godo!
Brava brava...e quanto mi piace Orioles, chissà perchè, te l'ho mai detto?
bello sto capitolo verde gelosia, la parte degli incubi l'ho adorata <3
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