mercoledì 30 maggio 2012

CAPITOLO 25 - DECISIONI E INDECISIONI



CAPITOLO 25  - DECISIONI E INDECISIONI


LOS ANGELES 


Lauren.
Ho bisogno di Lauren.
Ho bisogno di lei, del suo sostegno.
Come farò?
Senza di lei non sono niente.
Senza di lei sono una nullità.
Adesso come posso fare per rimediare a tutti i miei errori?
La promozione del film continua.
Le fans in delirio, ad ogni mio piccolo movimento.
Su questo tappeto rosso devo sorridere.
Sorridere a loro, ai giornalisti, ai fotografi.
Ma l'unica cosa che vorrei e che Lauren fosse qui con me.
Al mio fianco. Per sostenermi, ad ascoltarmi.
Ho pensato tanto a questo momento.
Avevo immaginato tutto.
Noi insieme, mano nella mano a sfilare davanti a tutti in  libertà.
Invece no.
Sono solo e con alle calcagna Katrin, per giunta.
Che non aspetta altro che farmi battute su battute.
Frecciatine continue.
Da quel giorno non le ho quasi più rivolto la parola.
Sarà incinta?
Tutto può essere.
Non c'è mai fine al peggio.
A questo punto, mi aspetto di tutto.
Combino solo casini.
Perchè tanto solo a questo ormai aspiro.
Ai pasticci che combino.
Ancora non ricordo nulla di quella sera.
E forse non lo ricorderò mai.
Cerco di dimenticare qualcosa che non ricordo.
Sembra facile.
Controllo Katrin con la coda dell'occhio.
Si trova esattamente a 2 metri da me.
Mi sta fissando.
Lo sa come sto. 
E se non lo sa..... è cieca.
Tutti mi vedono ombroso.
Ho raccontato quanto è successo a Taylor.... e con lui posso parlare liberamente.
Mi ascolta ogni qualvolta ne sento la necessità.
Riascolta tutto per filo e per segno...... sempre.
Tutto quello che ricordo e quello che non ricordo.
Ho provato ancora a chiamare Lauren ma nulla.


"IL CLIENTE DA LEI CHIAMATO RISULTA INESISTENTE"


Come uno schiaffo in pieno viso la prima volta.
Un pugno nello stomaco la seconda.
Non so cosa fare.
Vorrei correre da lei.
Vorrei spiegarle.
E cosa poi.
"Scusa ero ubriaco e non sono sicuro se ho fatto l'amore con lei o no..... e forse potrebbe anche essere incinta?"
L'organizzazione mi fa segno di spostarmi verso l'ingresso del teatro.
Ultima foto di gruppo e poi dentro.
Sono teso come una corda di violino.
Sia per la proiezione del film, che per la critica.
Il regista mi conforta, mi consola.
"Vedrai..... sarà un successo, ti ameranno come nella fiction..... perchè non dovrebbe essere così? Sei stato bravissimo. Fidati. Andrà tutto bene Thom!"
Appluasi, discorsi, risate.
Si spengono le luci.
Iniziano i titoli di apertura.




POV LAUREN


Ho trovato un biglietto.
Sono seduta al buio ora.
Lo spettacolo sta per iniziare.
Sono nella fila centrale.
A metà. 
Da poco si sono spente le luci e il film sta per iniziare.
Applausi.... ....... copiosi investono la sala del teatro.
Poco fa lui era lì sul palco, sorridente.
Rivederlo dopo tutto questo tempo è stato devastante.
A stento sono riuscita a trattenere le lacrime.
La sua voce, le dita delle mani nervose passate tra i capelli.
Orioles. Lui. Sempre e comunque. 
Davanti ai miei occhi, nei pensieri, nel cuore.
Non ho mai smesso di pensare a lui.
La sua gelosia.
La mia....... anche la mia sì.
Dovevo venire, non potevo non esserci.
Prima ero fuori, ma lui non mi ha notata, ero tra la folla in delirio al suo passaggio.
Sono rimasta dietro.
Una parte di me era desiderosa di essere notata.
L'altra ne era terrorizzata.
Eppure non me lo volevo perdere.
Adesso è seduto lì .... poche file davanti a me.
Thom è seduto tra Katrin e quello che credo sia il regista del film.
Li vedo parlare.
Non sento cosa si dicono, ma il regista lo guarda fisso.
Thom annuisce.
Poi tutto si oscura e io penso che ho una gran voglia di sentire il suo profumo.
Quello della sua pelle..... quello del suo respiro, quello della sua bocca.
Vedo Katrin girarsi.
Una, due volte verso di me.
Oh no mi avrà riconosciuta???
Forse no.
Sono elegantissima questa sera.
Vestito nero lungo. Tacchi alti.
Ho raccolto i capelli.
Non mi ha mai vista così.
Non mi riconoscerà ne sono certa.
Proprio lei.
Lei che ho visto in una foto abbracciata a Thom.
Lui con la testa sulla sua spalla.
I paparazzi li hanno immortalati.
Da quella che sembrava una serata a bere insieme al bar.
Foto due..... loro abbracciati che si avviano verso l'ascensore.
Loro  sull'ascensore.
Lei che gli bacia il collo.
Lui che sorride e la stringe.
Paparazzate sì, ma molto esplicative.
Poi lui che mi chiama, geloso. 
Geloso di me che parlo con Luke.
Sono stufa di questa storia.
Sono qui sta sera anche per questo credo.
Anzi sicuramente.
Voglio vedere con i miei occhi.
Li voglio vedere.
Mi devo rendere conto di come stanno le cose.
Solo così forse inizierò a dimenticarlo.
Perchè è quello che voglio fare ora.
Questo è il mio obiettivo.
Non sarà facile.
Per niente.
Ma non posso continuare così.
Certo devo parlargli, devo trovare il modo, devo trovare il coraggio.
Forse non sta sera.
Devo trovare il momento giusto.
Non voglio rovinargli la serata.
Anche se forse lo meriterebbe.
Ma io non sono così.
Io lo amo e voglio solo il meglio per lui.
Nonostante tutto.
Il film è finito.
Altri applausi.... tanti infiniti.
Thom si alza, lo fermano.... strette di mano.... pacche sulla spalla.
Tutti e tutte a congratularsi.
A quel punto decido di andarmene.
Non credo che sia salutare che mi veda.
Mi alzo e corro via.
Tra la folla.
Lo contatterò lo giuro.


*******************************


"Thom devo parlarti"
"Dimmi ma fai in fretta, non ho tempo da perdere con te"
"Volevo dirti che c'era una persona qui che tu non hai visto e che è scappata senza salutarti"
"Katrin falla finita.... di essere enigmatica...."
"C'era Lauren, la tua Lauren, era tra il pubblico"
"Che cosa stai dicendo? E' un'altra delle tue stronzate??"
"No Thom te lo giuro, sono sincera questa volta..... sono stanca anche io di questa situazione, non riesco più a vederti stare male in questo modo..... tu mi credi un'insensibile e stupida oca lo so, ma ....... io ti amo e ..... so che non potrai ricambiare mai questo sentimento per cui.... ho bisogno di parlarti, in privato.... ti prego...."


Lauren si volta per l'ultima volta prima di uscire definitivamente dalla sala e il suo sguardo incrocia due occhi verdi meravigliosi che da lontano la stanno guardando allibiti.
Il suo cuore ha perso un battito a quella visione, ma l'istinto la fa voltare e correre fuori, correre via il più velocemente possibile.
Thomas le corre dietro, tra la folla, cerca di farsi largo tra  centinaia di abiti neri  e colorati.
Corre fuori e l'unica cosa che vede è Lauren sulla sua macchina uscire dal parcheggio e andare via.


"Thom non ti preoccupare, saprai dove trovarla. Ora vieni con me. Cinque minuti soltanto, concedimi questo poco tempo, fidati di me"
"Katrin dimmi tutta la verità ti prego"
"Seguimi."




giovedì 17 maggio 2012

Capitolo 24 - OLTRE LE APPARENZE




CAPITOLO 24 - OLTRE LE APPARENZE




"Un altro. Doppio"
"Questo è l'ultimo Thomas"
"Non sono ubriaco.... io reggo benissimo.... guarda ..... ehi ehi amico.... guardami..... vedi sto in piedi... da solo.... diciamo..... ci riesco non vedi?
Ehi GUARDAMI ti dico...... vedi .... riesco a toccaaaaaaaarmi.. la punta del nassso coon  il diito indiceeeee..... ahahahhahaahhahahahaahahahaahah 
ahahhahahahahha sooono bravissimoooooooo.......... certo sono un fottuto coglione ...... ehi mi ascolti... testa di cazzoooooooo e sì... tu e il tuo fottutissimooooo berrettiiiino .... ridicoloooo....... stronzo stronzo stronzo......!"


Ha alzato il gomito il nostro Orioles..... e mentre beve e parla con il barman dell'hotel, vede la sua immagine riflessa nello specchio posto di fianco a lui e si insulta.


Non è lucido in questo momento.
Ha litigato con Lauren.
La sua gelosia lo rende stupido.
Ma Orioles è fatto così.  Lo sapete no?
Lauren non gli risponde al telefono da giorni.
Lui scrive, le lascia messaggi in segreteria.
Le ha spedito anche dei fiori.... tanti.... due volte al giorno.
"Jo.... tranquillo penso io a lui..... "
"Grazie Katrin..... credo che sia ora della nanna, ha fatto il pieno e anche io, non l'ho mai visto così"
"Dai Darling..... appoggiati a me ... che ora ci penso io..... a te!"
"Katrin, Katrin.... Katriiin........ ti ho mai detto che hai dei bei capelli ??? ahahhhh!"
"Ti porto a nanna bello mio"
Katrin e Thom si avvicinano all'ascensore.
Le porte si aprono. Lui ha il  corpo totalmente abbandonato a quello di lei.
Chi la vedesse in questo momento, se qualcuno assistesse a questa scena, vedrebbe un ragazzo ed una ragazza che stanno andando a terminare la nottata in camera da letto e sotto le lenzuola.
Certo, se quel qualcuno non conoscesse la situazione.
Ma alle volte.... a molti... si sà,  piace l'apparenza.
E solo quella. Si ferma lì, non prosegue oltre.


Orioles non riesce più a parlare.
E' talmente sbronzo che fatica a mettere un piede davanti all'altro.
Arrivati al piano Katrin con difficoltà tenta di avvicinarsi alla porta della camera.
"Thom il badge.... tesoro... dove hai la chiave.....?"
Non riesce più a sostenere il suo peso e Thomas si accascia per terra... radente al muro.
Gli fruga nelle tasche, non trovando niente,  decide di portarlo in camera sua.


"Vieni tesoro.... ti porto da me....."


Orioles biascica qualcosa... ci prova... ma la sua volotà è evidentemente annientata.
A fatica lo sistema nel letto, dopo averlo spogliato, totalmente.
Anche lei inizia a spogliarsi.
E solo dopo, essersi liberata dell'ultimo indumento e  rimasta completamente nuda, si preoccupa di coricarsi dall'altro lato del letto, esattamente di fianco a lui.


Thomas gli da le spalle, incosciente, inerme.
Sbronzo e addormentato.


Katrin lentamente si avvicina, sempre di più.... con il dito scorre il suo corpo nudo, muscoloso, perfetto e statuario.




IL MATTINO DOPO..... AL RISVEGLIO.


POV THOMAS


Mmmmhhhh salivazione zero.
Che schifo.... credo di avere in bocca un topo morto.
La testa mi scoppia.
Mi sforzo ma non ricordo nulla.
Ricordo che ero al bar, che parlavo con Jo.... 
A fatica mi stropiccio faccia e capelli.
Tento di aprire gli occhi.
Cerco di tirarmi su, voglio alzarmi dal letto.

Mi vien da vomitare. Il dolore alle tempie è allucinante.
E' insopportabile.
Ho esagerato. Come un emerito stronzo.
Allungo una mano.
Che cazz........... 
Sono nudo.
Sono un uomo nudo.
Sono un uomo totalmente nudo in un letto .
Sono un uomo totalmente nudo in un letto che non è il mio...... 
Non sono nella mia stanza..... 
Sono un uomo nudo in un letto non mio con una donna nuda di fianco.
Una donna nuda....Katrin... nuda di fianco a me.... nello stesso letto.
Cerco di mettere in ordine i miei pensieri.
Io Nudo + Katrin nuda + nello stesso letto nello stesso momento.
Sudo freddo.
Ingoio a vuoto.
Mi copro con il lenzuolo e cerco di individuare i mie vestiti, che trovo piegati ed ordinatamente disposti sulla sedia qui vicino.
Eh bravo Thom.
Bravo proprio bravo.
Un sorriso beffardo ed ironico compare sul mio volto.
Mi vedo allo specchio.
Mi faccio schifo.
Sì .... perchè..... che cazzo è successo sta notte????
Mi metto sempre nei guai.
Non riesco a risolvere un problema, che ne causo un altro.

Perfetto!
Ho macchie di rosseto sparse un po' ovunque.... nel collo, intorno alla bocca..... sull'ucc....... no no no..... vicino diciamo.... troppo vicino.
NO!
NO!
NO!
NON CI CREDO!
NON E' POSSIBILE!
NOOOOOOOOOOO!
Katrin dorme.
Un'altra cosa ...... avrà pensato lei a qualche sorta di protezione?
ODDIO!
Mi vesto di fretta.
Voglio raggiungere la mia stanza il prima possibile, prima che si svegli.
Ma non faccio in tempo.
Mi vede e si siede sul letto.
"Ehi Stallone.... buongiorno! Caffè??"
"Caffè???"
Mi guarda stupita, come se niente fosse, con i seni al vento e la sua intimità scoperta.
"Cos'è successo sta notte? Ti prego dimmelo!"
"MMMMMMMhhhhhhh ....... sai ancora di buono, sai Thom?"
Mentre lo dice si accarezza un seno.....
"Ti prego copriti"
"Perchè??? Hai già visto tutto e non solo..... dimmi perchè dovrei?"
"Rispondimi ti ho fatto una domanda"
"Che cosa vuoi sapere eh? Se siamo arrivati fino in fondo? Vuoi sapere se mi hai scopata Thom? Non lo ricordi??"
"Ero ubriaco, ti ricordo io...."
Continuo a rimanere impalato, dritto e fermo davanti alla porta.
Ho paura per quello che mi sta per dire.
Non lo voglio sentire.
...... poi dovrei crederle?
"Stai tranquillo mi hai soddisfatta parecchio.... e non una volta sola.... meno male che eri ubriaco..... e pure tu mi pare che ti sia divertito e non poco....  mio caro"
"Lo sai cosa hai fatto? Ti sei approfittata di me! Ti rendi conto?"
"Non mi pareva che fossi tanto contrariato, anzi"
Ecco che risale quella voglia.
Risale dalle viscere. 
Arriva allo stomaco, si ferma in trachea.... e si blocca, corrodendomi da dentro.
Acido puro.
Ho voglia di vomitare.
Non posso aver fatto una stupidaggine del genere.
"Siamo stati attenti almeno?"
Non so perchè, ma in questo momento, questo pensiero mi preoccupa più di ogni altra cosa.
"Oh Thom..... sei stato così impetuoso sta notte che proprio non ho pensato a .... proteggere il tuo amichetto...... ihiihihihhiih..... evidentemente la tua nuova fiamma non ti soddisfa abbastanza....."
"NON RIDERE..... è una cosa seria e soprattutto lascia fuori Lauren da questa storia"
"Hai paura vero? "
"Stai mentendo.... non è successo nulla sta notte...."
"Tu credi?"
"SMETTILA DI GIOCARE KATRIN..... non sei divertente... se questo è uno scherzo sappi che è di cattivo gusto"
"Credi che mi stia inventando tutto? Ma io sono sicura di quello che avevo tra le gambe questa notte.... "
Mi sento marcio.
Mi sento il suo odore addosso. 
Ho bisogno di una doccia.
E quello che è successo è fin troppo evidente, per poterci non pensare.
Corro nella mia stanza e mi fiondo sotto la doccia.
Già ho rovinato tutto con Lauren, dopo le mie sfuriata di gelosia.... continuate anche il giorno dopo. 
Da giorni non risponde alle mie chiamate e ad ogni tentativo che ho fatto per contattarla.
Non sono riuscito a trattenermi. Che stupido.
Ora questo.
Questo non lo sopporterebbe, questo non me lo perdonerebbe.
Sono quasi le dieci del mattino e mi ricordo che tra mezz'ora mi aspettano per un'intervista.
A due .... con lei anche.
Le riprese stanno finendo, ma già abbiamo iniziato la promozione del film.
Thom cerca almeno di non mandare tutto a puttane, almeno questo.....
Mi asciugo e mi vesto.
Mi obbligo a bere del caffè nero.
Esco dalla stanza di fretta..... ma quel sapore putrido me lo sento ancora.
Si è impossessato di me, odoro di latrina.



martedì 15 maggio 2012

CAPITOLO 23 - bad thoughts




THOM POV


Messaggi. Basta.
Non li sopporto più.
Li odio.
Maledetto telefono.
Maledetto lavoro.
Il mio e il suo.
Che ci costringe a rimanere separati.
Cammino nervosamente su è giù per la suite.
E' tardi, molto. E' notte fonda.
Sono distrutto. Sono talmente sfinito che non riesco a sdraiarmi e a prendere sonno.
Sono teso. Sono nervoso. Voglio Laur......
La vorrei qui ..... tra le mie braccia.
Il mio bisogno è impellente.
 NON RIESCO AD ASPETTARE.
NON POSSO ATTENDERE OLTRE.
LA RICHIAMO. Sì LO FACCIO ... SONO LE DUE DI NOTTE E CHI SE NE IMPORTA.
DORMIRA'. SI SVEGLIERA'..
HO SOLO BISOGNO DI SENTIRE LA SUA VOCE.
PER UN MOMENTO.
URLANO I PENSIERI NELLA MIA TESTA.
MI TORMENTANO.
Tutto il giorno appiccicato a quella ... quella... cozza.. ecco definiamola così.
Tutto il giorno le sue mani su di me.
Tra i miei capelli. La sua bocca sul mio collo.
E' finzione lo so. Mi disturba.
Mi disturba lei. Perchè so che per lei non è lo stesso.
Lei mi bacia sul serio.
Lei mi possiede nei suoi pensieri.
Lei, lei, lei.... Mi scoppia la testa.
Ancora per poco poi questa tortura finirà.
Ci sarà poi la presentazione del film, ma sopporterò.
Ho guadagnato abbastanza da potermi lasciare tutto alle spalle, e guardare avanti.
Già mi hanno contattato per altri progetti.
Prima di partire mi hanno chiamato a dei provini.
Sono piaciuto.
Quasi sicuramente andranno in porto.
Metto il quasi.... non voglio dare per certo quello che ancora non ho nel sacco.
Prendo fianto. Prendo aria.
Mi siedo sul divano e impugno il telefono.
Ho letto i suoi  messaggi.
Nell'ultimo mi parla di Luke.
IL proprietario del WRITER'S.
Me lo ricordo. Bene anche.
Orbitava intorno alla mia piccola come un satelline fa con il suo pianeta.
Lo notai quella sera. La sera che incontrai Laur.... era la prima volta che entravo nel locale.
La vidi quasi subito.
Elegante, sorridente ed a tratti seria.
Bellissima. I suoi occhi. I suoi capelli.
La osservai per tutta la sera. Non potevo farne a meno.
E ricordo anche Luke vorticarle spesso intorno.
Le gravitava attorno come come....... come non saprei.
Notai come la guardava, come le parlava, si avvicinava e molto. 
TROPPO.
L'abbracciava. Lei non aveva l'aria imbarazzata, sembrava contenta.
Non le ho mai parlato di quella mia sensazione.
Non sapevo allora nemmeno il suo nome.
.......eppure a ripensarci adesso..... questo Luke non aveva lo stesso atteggiamento con Jennifer.... ...
Thom...... stai diventando paranoico.
NO! Il suo telefono non è raggiungibile. CAZZO!
Se non la sento impazzisco e non dormirò.... lo so me lo sento.... sono distrutto.
Mi scolo mezza bottiglia d'acqua, intanto mi sfilo le scarpe, i jeans, e la maglia.
Rimango in boxer.
Metto tutto a lavare.
Penso che una doccia sia proprio quello che mi ci vuole.
Credo di avere un picchio nella testa che mi martella.
Non è con Luke, la tua Laur..... sarà a casa nel suo letto, dormirà.
Non risponde.... vediamo.
Avrà staccato il telefono. Semplice.
Come sei stupido.
Mi infilo finalmente sotto le coperte, però i pensieri ancora martellano.
Domani, domani la chiamerò. Basta messaggi.
.............................................
Sono seduto al WRITER'S.
La musica è assordante. Sento caldo. Sto sudando.
Luke che mi sorride.
Si avvicina con la mia ordinazione.
Lauren seduta sul divanetto accanto a me, Luke le afferra un braccio ed inizia a ballare con lei.
La musica non è lenta.
Ma lui le si avvinghia addosso come una sanguisuga.
Con una mano le accarezza la spalla nuda, l'altra lasciva artigliata al fianco di Laur.
La bocca sul suo collo, mentre continuano a dondolare ad un ritmo tutto loro.
Laur a guardarmi, con aria di sfida, con un mezzo ghigno stampato sulla bocca.
Lo fa di proposito. Si diverte a torturarmi.
E quel pesce lesso..... stringo i pugni quasi a farmi male...... scende con la mano a sfiorare il suo fondoschiena.
Ora non mi trovo più sul divanetto marrone.
Mi alzo di scatto, rovesciando sedia e tavolino..... .
Il bicchiere frantumarsi e farsi in mille pezzi, vetri sparsi sul pavimento insieme al contenuto e quel liquido ambrato, diventare nero.
La musica è insopportabile, psichedelica, odore di sudore, di fumo. 
Odore di schifo.
Le immagini mi arrivano come dei flash.
Luke con le mani nei seni di Lauren, lei che spinge il bacino verso il suo.
Le bocche incollate, le lingue visibili.
A toccarsi, a leccarsi, a succhiarsi.
Sto per vomitare.
Sembra che nessuno si accorga di nulla.
Nè di me, nè di loro.
Come se fossi l'unico spettatore di questo volgare spettacolo.
................................................




Mi sveglio tutto sudato...... le coperte a terra.... 
Accendo la abat-jour e guardo l'ora..... e ricado sul cuscino.... è quasi l'alba..... 
Ho dormito pochissimo.
Bevo l'acqua direttamente dalla bottiglia.
Che incubo.
Era tutto così reale.
Sto soffrendo.
Tanto. Troppo.
Ho il cuore che batte all'impazzata.
Sento le lacrime scorrermi sul viso. Era così reale.
Lei tra le sue braccia. Le loro bocche...... è stato terribile.
Lauren..................


Niente da fare.
Mi risveglio dopo l'ennesimo incubo.
Quest'ultimo era anche più realistico del primo.
Lauren mi stava parlando.
Non sentivo le sue parole.
Non udivo niente.
Vedevo solo le labbra muoversi.
Mi stava però, in modo evidente, lasciando.


Meglio che vada a farmi un caffè.
Vi risparmio i dettagli degli altri sogni.
Quest'ultimo mi ha dato il colpo di grazia.


FORTE E NERO LO VOGLIO IL CAFFE'.


Ordino la colazione con scarso entusiasmo.
Intanto cerco di rendermi presentabile.
Mi guardo allo specchio.
Ho la faccia di uno a cui hanno pestato i calli tutta la notte.
Gli occhi rossi, gonfi.
Mi sento tutto gonfio in realtà.
I capelli sembrano usciti da una centrifuga.
Mi sciacquo il viso con l'acqua ghiacciata fino a che non bussano alla porta.
FINALMENTE.
Mi siedo e guardo il  cellulare.
Leggo.


"Sei sveglio amore? Sto andando al lavoro. Spero di riuscire a sentirti sta sera. Chiamami ti prego. Ho bisogno di parlarti. Io aspetto.......... Mi manchi."


Mi stropiccio gli occhi sprofondando sulla poltrona.





"LAUREN........... DOVE SEI E COSA STAI FACENDO???"

Ho scritto e poi ho cancellato........

E ho riscritto:




"Anche tu mi manchi, da morire"


Bevo il caffè e credo che anche oggi la giornata risulterà interminabile.













LAUREN POV


Parcheggio la macchina con facilità.
Almeno questo....... il locale di Luke ha un ampio parcheggio davanti.
E' ancora presto e i clienti non sono ancora arrivati, quindi prima di entrare al lavoro decido di rilassarmi un attimo passeggiando per i viali della darsena dello Yacht Club di Redondo Beach.
Il sole non è ancora tramontato, l'aria è tiepida, piacevole.
C'è un punto preciso dove mi piace  sedermi..... è più aperto degli altri,  la vista spazia nell'Oceano, le barche sfilano e dondolano una di fianco all'altra. Sono in pace loro.
C'è silenzio. 
Respiro pronfondamente, gli occhi chiusi, il calore del sole al tramonto sembra penetrarmi fino alle ossa.
La panchina di pietra diventa quasi comoda, è calda anche lei.
I colibrì sfilano di fiore in fiore con il loro battito d'ali talmente veloce da risultare quasi impercettibile.
Orioles, ho ricevuto solo un magro messaggio in risposta al mio, questa mattina.
Mi manca, terribilmente.
Questo sole caldo mi ricorda lui.... è come lui..... ti entra nelle viscere per non abbandonarti più. 
Ti avvinghia con il suo calore, ti avvolge. 
Ti accarezza.
"Ehi bella sirenetta.... che fai qui tutta sola?"
Una voce.
La riconosco immediatamente.
Luke.
Deve avermi vista arrivare.
Il Writer's da questa parte è tutto una vetrata, in effetti il dehor si affaccia proprio da questa parte.
Mi balenano in testa le parole di Ros.... della sera prima su di lui.
"UH! Luke.... ciao.... "
"Ti ho spaventata Ariel? ahahha!
 Scusami ti disturbo?"
Gli sorrido e accenno un  "no" con la testa.
"AHHAAH no Sebastian.... mi hai vista arrivare?"
Luke è piacevole. Tenoro. Educato.
"Posso?"
Mi chiede il permesso di accomodarsi di fianco a me.
Lui non sa di Thom. Non siamo così in confidenza.
E a dire il vero da quando Thom ed io ci frequentiamo non sono più stata qui.
"Ti ho vista da dentro e ho pensato di venire qui  a fare due chiacchiere..... ripensandoci, noi due insieme fuori dal locale non ne abbiamo mai fatte!"
"Già. Hai ragione"
Mi fissa. Intensamente.
OMMIODDIO, Luke ti prego, mi stai mettendo in imbarazzo.
"Mi piace questo posto..... Ariel! Mi piace la vista"
Non comprendo. O almeno fingo di non farlo.
Pare allusivo o io mi sto facendo influenzare da Ros????
Faccio di tutto per ignorare questi pensieri.
"Hai l'aria stanca mia Principessa dei Mari....... litigato con Re Tritone???"
"AHAHHAAHHA no..... e che ho dormito male e la giornata è stata notevolmente pesante"
"Pensieri?"
"Un po'!"
"Ne vuoi parlare?"
Alzo gli occhi su di lui.
"Scusa non vorrei essere invadente"
"No perdonami e che non so se sono veri problemi o se stanno tutti incollati come nidi di vespe nella mia testa"
"Sono pensieri pungenti allora?"
"mmmmmmmhhhhh sì possiamo defirli così"
"Problemi di cuore? Cioè... riguardano qualcuno in particolare questi pensieri o..... in generale?"
Come faccia ad aver capito, rimane ancora un mistero.
Sta di fatto che parlare con lui, e il suono della sua voce mi rilassano.
Riesce a mettermi a mio agio.
E' piacevole e l'imbarazzo di prima è svanito.
Ros si sbagliava ne sono certa.
"Quanti anni hai Laur...?"
"Ventuno..... tra un paio di mesi"
"Venti allora.... ancora..... per un paio di mesi"
"Sei di quelli che vedono il  bicchiere mezzo pieno?"
"Non direi, ma ci sto provando"
Non voglio chiedergli il perchè, forse in parte lo so..... preferisco non indugiare su questo argomento, il passato è meglio scavalcarlo alle volte.
"E ti riesce?"
"Non sempre, ma un po' di più da un po' tempo a questa parte"
Riprende a fissarmi.
Ricomincia con le allusioni.
Continuo ad evitarle.
BIP BIP BIP
Salvata in exstremis dalla suoneria del mio cellulare.
Leggo sul display "ORIOLES"
"Ehi .... pronto ...  Thom?? Non ti sento.... ti sento lontanissimo..... pronto pronto!"
"Laur... Laur mi senti...???? Io ti sento bene, tesoro....."
"Finalmente..... pronto... Thom...."
Sto sclerando... Luke mi parla.
"C'è pochissimo campo in questo punto.... prova dall'altro lato. Intanto io rientro ci vediamo dopo".
La comunicazione salta.
Ascolto il suo consiglio e mi sposto nell'altro angolo.
Lo richiamo immediatamente.
"Thom oh Thom...... ciao amore.... finalmente... "
Questa volta sento benissimo.
Intanto sento dei rumori..... sommessi provenire dall'altro capo della conversazione....
"Laur.... era la voce di Luke? Era lui... SEI CON LUI?"
"oh Sì Thom......" e mi blocco.
Capisco immediatamente che il tono della voce che ha assunto in questo momento non è esattamente  cordiale.
E nel contempo mi giunge all'orecchio una voce femminile chiamarlo....
"My Dearling" e so anche a chi appartiene quella voce. 
Ed anche un "Dove sei finito, torna qui"
Chiudo gli occhi e deglutisco.
Credo che mi sia salita la pressione all'improvviso a 300.
"Thom devo tornare da Luke a lavorare..... mi sta aspettando..."
"LAUR.... NO ASPETTA"
"Lei è lì con te....???"
" Sì, NO.... mmmmhh  siamo in pausa... volevo sentirti"
"Bene, rimanici"
Non so bene perchè gli rispondo così, però non riesco a staccare la comunicazione.
La sua voce.
"Con lei che ascolta???? Le chiedi il permesso anche?"
"Lo sai che non è così?..... mi ha seguito"
Ho il sangue che ribolle...... PLOF PLOF..... PLOF....  ne sento il rumore.
"Lauren... proprio tu.... da che pulpito.... ho sentito che stavi con Luke, non negare, pensavo fossi a casa non al lavoro.... o sei a casa con lui invece?????"
LUI ..... LUI .... LUI  PROPRIO LUIIIIII PENSA CHE IO ...... ARGH!
VORREI URLARE.
IL FUMO MI ESCE DAL NASO.... VEDO LA NUVOLA DAVANTI AI MIEI OCCHI.
COME GRISU'...... 
MI ESCE IL FUOCO DALLE NARICI.
SONO UN LANCIAFIAMME.
"Lo sai che sta qui....... "
"VADO ANCHE  LUKE MI ASPETTA, MI CHIAMA"
E stacco. Lo spengo proprio.
Che si fottessero lei e lui.
Cerco di calmarmi, ma non ci riesco.
Entro nel locale come una furia.
Luke mi osserva con un sopracciglio alzato.
Io ho ancora i capelli bruciati per la fiammata di prima.
Ho voglia di menare le mani.
Luke è dietro il bancone, appoggiato sui gomiti, serafico mi porge un bicchiere di vetro spesso... quelli da litro.... da birra con il manico....
"E' tuo ..... puoi farci quello che vuoi"
Lo guardo e capisco.... lo afferro e lo scaravento con tutta la forza che ho sul pavimento di legno.
Sono qui che spero di vederlo frantumarsi in mille pezzi ed invece......  incredibilmente non si rompe. 
"Baby... non sempre funziona..... "
Lo guardo e scoppio a ridere.........
Mi sento quanto meno stupida.
"Lo so cosa stai pensando.... ti senti stupida, ma non lo sei..... ai miei occhi sei bellissima!"
Smetto di ridere.
"Luke.........."
"Dai se ti senti meglio.... iniziamo a sistemare... che il tempo vola..... "


*********************
    


Nello stesso momento a kilometri di distanza.


"KATRIN..... VATTENE!"
Riprendo il mio telefono che nel frattempo mi ha sfilato dalle mani.
Riprovo ma Lauren risulta irranggiungibile. ANCORA.


"LAUREN.... PERDONAMI..... SARO' SEMPRE GELOSO DI TE".





martedì 8 maggio 2012

CAPITOLO 22 - New Work





CAPITOLO 22 - NEW WORK


"Luke? Sì, sono Lauren... ciao.... sono rientrata da poco e ho visto la tua chiamata.
Dimmi tutto...."
"Ehi tesoro, non ti vedo da un po', tutto ok?"
"Sì certo.... sono stata via per qualche giorno"
"Volevo chiederti un piacere, ho saputo da Jennifer che ogni tanto cerchi di arrotondare..... con qualche lavoretto extra. Leo ha avuto un incidente con la moto, si è rotto una gamba, no niente di grave ..... solo 30 giorni di gesso.... ecco volevo proporti di sostituirlo qualche sera a settimana. Se ti va?"
Luke.
Un amico Luke. Il proprietario del locale dove io e Orioles ci siamo incontrati.
Non lo conosco benissimo, non ci siamo mai frequentati fuori dal suo locale, però è un tipo a posto.
Serio, gentile, affascinante, colto.
Trentacinque anni di New York.
Mi chiedo come possa essere ancora single?
Non l'ho mai visto con una ragazza.... cioè non che non gli ronzino intorno, anzi.
Ma non l'ho mai visto coinvolto.
Jennifer che lo ha conosciuto prima di me, mi ha confidato tempo fa.... che è stato fidanzato per un lungo periodo con una fotografa naturalista, sempre in viaggio, in giro per il mondo per lavoro.
Dividevano lo stesso appartamento, convivevano insomma, quando lei si fermava per qualche periodo qui a Los Angeles.
Pare che lui una sera si fosse fatto trovare con in mano un anello.... e che le avesse proposto di sposarlo e di creare una famiglia insieme.
Pare l'amasse molto e che vivesse nell'attesa dei suoi lunghi viaggi e dei suoi ritorni a casa.
Pare anche che lei avesse inizialmente accettato la sua richiesta di matrimonio, ma che poi...... non riuscisse a stare ferma in un luogo, nemmeno per lui, più di qualche mese..... aveva bisogno di spazio. 
Pare che non si accontentasse di vivere con l'uomo che amava.... forse non lo amava abbastanza.
O forse la sua natura nomade non glielo permetteva.
Sta di fatto che si lasciarono, e che lei se ne andò per non tornare più.
Ricordo quel periodo buoi di Luke. Anche se allora non ne conoscevo il motivo, si capiva che non era più la stessa persona di prima e che aveva l'animo distrutto.
Non so come, non so perchè, questi pensieri mi riportano a Thom.
Il mio Thom.
Veramente tutto mi porta sempre a lui. E come potrebbe essere il contrario.
Anche lui è lontano.
Ricordo l'ultima notte con lui.







Come potrei scordarla.
Quegli occhi, quello sguardo. 
La sua voglia di me.
Mi osservava mentre per lui iniziavo a spogliarmi.
Si era disteso sul letto.
Mi contemplava.
Ero rimasta esattamente vestita come nel servizio fotografico.
Eravamo praticamente scappati da Katrin e corsi in albergo.
Per cui indossavo ancora questo spettacolare ed improbabile vestito nero.
Lungo ed ampio in fondo..... che però fasciava bene le mie curve.
Anche le scarpe non erano niente male, anzi, alte..... nere, eleganti.
Mi sentivo molto sexy.
Lo ero. 
Lo ero per come lui riusciva a farmi sentire.
Con i suoi occhi.
Non si muoveva e mi fissava..... non lo sentivo nemmeno respirare.

Mi muovo lentamente verso di lui, fissandolo a mia volta.
Sorridendogli maliarda.
Le mie intenzioni sono tutto tranne che caste.
Ci siamo stuzzicati per quasi tutto il pomeriggio e il servizio fotografico non ha fatto altro che alimentare il fuoco, che già avevamo dentro di noi.
Non è facile per me, gestire questa situazione.
Quando si tratta di lui, del suo corpo, della sua vicinanza, non ragiono più.
Perdo ogni inibizione.
Le sue parole sussurrate, mentre mi stringe a se.
I nostri corpi sempre a contatto.
E' stato difficile mantenere il controllo, almeno per me.
Mi volto offrendogli la vista sul mio fondoschiena.
Sculetto un po'... alzando leggermente e lentamente il vestito mettendo bene in vista la mia gamba destra fino al ginocchio, senza staccare lo sguardo dal suo.
Con la mano accarezzo la parte scoperta, proseguendo il mio percorso sotto il vestito.
Per poi ritornare in vista, abbassandomi anche con il corpo, per permettere alle mie dita di raggiungere le caviglie e le scarpe, portandomi dietro il lembo di vestito alzato.
Mi volto di fronte a lui.
Questa volta appoggio l'altro piede sul bordo del letto.
E ripercorro lo stesso tratto..... senza fermarmi troppo ...... proseguo più in alto, scoprendo di più..... come a mostrargli quello che è già,  e potrebbe diventare ancora suo.
Questa volta la mia mano continua il suo percorso, arrivando all'intimo.
Continuo ad accarezzarmi e a quel punto lo vedo deglutire.
Il pomo d'Adamo scivolare su e giù.
Allunga la mano per sfiorarmi.
Accarezza tutta la gamba nuda, con il dito indice e il medio insieme.
Sempre in silenzio.
L'unico rumore.... la stoffa ......
Procede con le dita verso il mio centro.
E lentamente mi accarezza da sopra l'intimo.
Movimenti circolari, tocchi leggeri, delicati.
La sua lingua ad inumidire le sue labbra, ora lucide, rosse e gonfie.
Lo stacco e mi sposto.
Voglio giocare, ma non so quanto resisterò.
Ho voglia di essere posseduta subito qui...... con urgenza.
Continuo........
Dal basso le mie mani salgono verso i seni, che accarezzo, come farebbe lui......
A questo punto le sue mani a ricoprire le mie.
Avide.
Corrono  dietro la schiena insinuandosi nel vestito, cercano di farsi strada, cercano di slacciarlo..... con una certa urgenza.
E ci riescono.
Con tutta la delicatezza di cui solo lui è dotato, e non solo di quella ci terrei a sottolineare, mi sfila via il corpetto e poi la parte rimasta dell'ampia gonna.....
Rimango in lingerie.
Bianca di pizzo.
Uno stravolgimento di scenario, dal nero dark di prima.
Sono senza calze naturalmente e le scarpe nere..... creano un certo contrasto.....
"Ti piaccio così?"
"Mi piaci sempre"
"Spogliati tu ora"
"Fallo tu"
E lo accontento.
Sfilata la giacca gli apro lentamente la camicia. Bottone per bottone.
Baciando ogni lembo di pelle scoperta.
Un bacio per ogni bottone slacciato.
Mi abbasso seguendo l'apertura della camicia....... la sfilo dai pantaloni e continuo.
Sfilo la cintura.
Passo ai pantaloni.
Lento morbido il movimento.
Fluido.
Come il suo corpo quando è dentro di me.
 I pantaloni calano a terra.
I polsini e la camicia è sul pavimento.
In ginocchio lentamente gli slaccio le scarpe posizionandole di fianco al letto una vicina all'altra.
Lo libero dei calzini e finalmente dei pantaloni.
Seduto sul letto continua a fissarmi ...... estasiato.
Tenendomi per i fianchi mi avvicina a se incastrando il suo volto tra i seni.
Lo sento respirare profondamente.
Una, due,  tre volte.
Quello che succede dopo .... è talmente intenso e di proporzioni inimmaginabili per essere descritte alla perfezione.
Perchè Orioles è così.
Un fiume in piena.
Un vulcano in eruzione.
Ti investe con tutta la sua potenza.
Una forza della natura, inarrestabile, instancabile.
Ed io con lui.
Il mondo scompare, il tempo, i problemi, tutto quello che ci circonda.
Siamo solo noi  e le sensazioni che ci regaliamo.
Non esiste altro.
Il resto è storia.

"Mi mancherai Laur..... mi mancherai come l'aria che respiro"
"Anche tu per questo, ma passerà presto vedrai..... siamo tutti e due impegnati...e ci sentiremo al telefono, e poi sarà bello ritrovarsi dopo un periodo di lontananza"
"Io vorrei dormire con te tutte le notti, vorrei fare l'amore con te tutti i giorni, più volte al giorno..... come faccio???
"AHAHHAHAHH un modo lo troverai??? Vero Orioles???"
"OH sono sicurissimo che un modo lo troveremo insieme ......"
"Che vuoi dire?"
"Fidati di me.... intanto tu cercami su Skype..... e vedrai"

QUALCHE SERA DOPO NEL LOCALE DI LUKE

"Ragazze benvenute..... "
"LAUREEEEEEEEEN AHAHAHAHAHHAH "
Rosalie, Alice, Jennifer..... tutte attorno a me. Non le vedo da un po', mi mancavano.
Sono venute qui sta sera per festeggiare l'inizio del mio nuovo lavoro serale.
Io le adoro.
Non potevano farmi regalo migliore.
"Allora dai .... sedetevi al miglior tavolo che vi ho riservato qui al WRITER'S ....."
Luke si avvicina per venirle a salutare.
Posa una mano sulla mia spalla, mi abbraccia, mi stringe a sè.
Non mi sento nè in imbarazzo, nè in soggezione.
Non è la prima volta che lo aiuto con le ordinazioni, a dire il vero.
"Sta sera, in onore di Lauren..... offre la casa.... vi porto da bere e da mangiare"
Inizio a lavorare e mi muovo velocemente tra i tavoli e il bancone.
C'è folla. Il locale è pieno.
C'è un gruppo Jazz sta sera.

La serata è stancante ma piacevole.
Luke è carino e gentile come sempre, i clienti tranquilli.
Decido di prendermi un attimo di pausa e accendo il cellulare ..... due messaggi di Thom.

"Amore, finirò tardi sta sera..... abbiamo delle riprese in notturna.... non so se riuscirò a contattarti.... ti amo"


Risale a due ore fa.
Il secondo a dieci minuti.

"Non siamo ancora rientrati. Lauren ho voglia di sentirti, di vederti e di toccarti. Sono due giorni che andiamo avanti a sms. Non ne posso più"


Rispondo, non so quando avrò altro tempo.

"Sono al WRITER'S, bella musica sta sera, ti piacerebbe, sto lavorando, stacco a mezzanotte, tra la chiusura e il rientro non sarò a casa prima dell'una..... domani alle dieci ho lezione e poi lavoro in albergo nel pomeriggio, ti amo anche io. Mi manchi. Bacio."


Aspetto qualche minuto intanto bevo un sorso d'acqua con ghiaccio.
La lontananza in questi casi,  non è piacevole.
Mi sembra di avergli scritto la lista della spesa.
Non so cosa stia facendo esattamente in questo momento e chi si godrà il suo sorriso.
Con chi stia parlando, cosa guardano i suoi occhi.
Cosa fa Katrin.
Ogni tanto ci penso.
E mi rode. Come un  tarlo. Lo so che è stupido. Mi fido di lui.
Però il pensiero che possa rifare qualche mossa poco consona mi fa salire il sangue al cervello.
Decido di mandargli un altro messaggio.

"Sono qui che penso a te, ti amo e mi manchi. E' banale? Però è così. Vorrei sentire la tua voce e vorrei da morire poterti avere nel mio letto sta notte, pagherei oro. Torno al lavoro, prima che Luke mi licenzi già il primo giorno."


Torno di là.
E' tardi ormai è quasi ora di chiusura.
Le mie compagne di scorribanda mi chiamano al tavolo.
"Tesoro nostro noi andremo. Si è fatto tardi. Serata piacevolissima."
"Ros.... ci vediamo domani pomeriggio....."
Ci salutiamo come al solito.
Alice si gira verso il gruppo e fissa il biondo saxofonista.
"E' tutta la sera che si fissano e nessuno dei due si è fatto avanti.Che spreco di tempo." 
Jessica interviene quasi scandalizzata.
Sempre la solita. 
"A quest'ora saresti già in macchina con lui. E non ad impartire lezioni di guida ahahahaah"
Rosalie non riesce a trattenersi e sfociamo tutte in una risata sguaiata. 
Come al solito.
Tutte tranne Alice.
Che continua a fissare il suo musicista.
"Alice io lo conosco.... nel senso che Luke me li ha presentati tutti prima.... se vuoi ....."
Ma non faccio in tempo a finire che proprio Luke si avvicina al tavolo, sicuramente incuriosito.
Sicuramente ha sentito il nostro discorso.
"Se volete ragazze sono disposto a presentarveli, aspettate hanno quasi finito"
Luke chiude il locale congedando gli ultimi clienti.
Dopo non molto ci ritroviamo tutti insieme a bere, musicisti, noi ragazze e Luke.
Che un po' alticcio, per qualche sorso di birra di troppo, mi fissa in modo curioso.
Facciamo tardi, tanto tardi..... e non mi accorgo che il mio telefono si è scaricato.
Mi lascio trasportare dal clima allegro e continuo a godermi la serata.
Rosalie mi riaccompagna a casa.
"Tesoro hai visto come ti fissata Luke sta sera?"
"Fissava chi scusa? Me?
No come? ..... E' sempre molto gentile, era un po' alticcio...."
"C'è stato un momento, che ho avuto paura che ti volesse .... emh .... baciare?"
"Ma che dici Ros? Luke non ci proverebbe mai con me"
"Tu dici eh'"
"E' simpatico. E' un uomo dolce. Tutto qui. E' un amico, e poi non lo conosco così bene....."
"Non sto mettendo in dubbio le tue intenzioni Laur, ma le sue"
"Se fossi stato Orioles sta sera..... ora mi pruderebbero le mani, ti assicuro"
"AHAHHAAHHAHAHAH Allora Ros meno male che non c'era"
Torno a casa e mi butto nel letto..... sperando di prendere sonno all'istante.
NOTTE MONDO A DOMANI